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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Origini del razzismo

O ggigiorno quando si sente la parola “razzismo”, la prima figura che ci viene in mente, è una persona con fattezze caucasoidi (con la pelle bianca) che denigra, oltraggia, ecc. un’alta persona con fattezze negroidi (con la pelle scura). Ma è solo questo l’unico razzismo che esiste? Ma ancora prima di questa domanda è meglio porsi la domanda; quando è perché è nato il razzismo? Partiamo con il rispondere all’ultima domanda. Le prime notizie sul razzismo risalgono al Medioevo ed esattamente quando i sovrani cristiani si vollero impadronire dei beni dei banchieri ebrei. Esso, il razzismo, poi si sviluppo nel XVI secolo, quando Spagna e Portogallo, impiegarono persone africane di colore per le loro colonie. Successivamente, nel XIX secolo, ci fu la questione della razza ariana nei confronti di tutte le altre razze. Di questo periodo è interessante menzionare che questo motivo servì a Joseph Arthur de Gobineau per giustificare i privilegi dell'aristocrazia e spiegar

I dieci comandamenti

Prima di iniziare la trattazione dell’argomento è doveroso fare due premesse. La prima è che la trattazione dell’argomento è fatto da un punto di vista cattolico. Quindi chi ha una fede religiosa diversa può leggere l’articolo, ma è fortemente consigliato di non lasciare commenti/critiche di nessun tipo. Questo perché la fede religiosa è un argomento molto delicato e personale, ed ognuno è libero di professare la propria religione senza che chicchessia possa dare commenti/critiche di qualsiasi tipo. La seconda premessa è che esiste un corso/cammino di fede (chiamato appunto “I dieci comandamenti”) della durata di circa due anni in cui viene spiegato esattamente il significato di tutti i comandamenti. Quindi questo articolo non si prefigge lo scopo di sostituirsi a tale corso/cammino di fede, ma solo quello di dare una spiegazione abbastanza semplicistica, ma comunque chiarificatrice dei dieci comandamenti. Per chi volesse approfondire l’argomento consiglio caldame

Cosè il 5G?

È da circa un anno (Maggio 2019) che si sente parlare sempre più spesso della tecnologia 5G. Nonostante ciò c’è ancora un certo alone di mistero intorno a questa nuova tecnologia, compresi gli eventuali effetti nocivi sulla salute umana. Vediamo innanzitutto cos’è il 5G. La trasmissione (o trasferimento) dati è sempre stato uno scoglio non indifferente nella società di oggi. Finché si parla di trasmissioni via cavo non esiste un grande problema, sopratutto con l’uso massiccio delle fibre ottiche. Esse infatti offrono una maggiore velocità di trasmissione ed anche un’immunità totale alle varie interferenze elettromagnetiche. Però quando si incomincia a parlare di trasmissione dati via etere (quindi tramite onde radio) le cose cambiano radicalmente. Si è iniziati con la trasmissione 2G, per proseguire con la trasmissione 3G e per finire con la trasmissione 4G. Arrivati a questo punto poter aumentare la velocità presentava dei problemi tecnici insormontabili. Ma, co

Cos'è il nomade digitale?

Da quando internet è diventato di uso comune (per alcune persone addirittura indispensabile) e da quando viene utilizzato per lo smart working (o telelavoro) è nata una figura dal nome un po' particolare: il nomade digitale. In pratica il nomade digitale non ha nulla di misterioso, infatti si tratta di una persona che vende le sue conoscenze a varie società. In pratica è un libero professionista, ma con la differenza che invece di essere presente foscamente presso i vari luoghi di lavoro se ne sta comodamente a casa, al bar, al ristorante, ecc. collegato ad internet. Detto questo qualcuno potrebbe cadere nell’errore di pensare che il nomade digitale sia una persona che lavora poco e/o guadagna molto e magari va a spasso per il mondo. In realtà non è affatto così. Il nomade digitale lavora lo stesso numero ore dei suoi colleghi “analogici”, ma invece che impiegare tempo per andare dai suoi clienti o in ufficio ci si collega tramite internet. Poi può anche viaggiar