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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Origini del Cin Cin

Quanti di noi durante un brindisi non ha mai detto “Cin cin” oppure “Cin”? Quasi sicuramente tutti noi fin dal primo brindisi. Ma come mai si è soliti dire queste due parole? Una corrente di pensiero sostiene che sia una goffa imitazione del rumore che fanno due bicchieri di vetri che si toccano. Tale teoria troverebbe conferma perché la tradizione vuole che si brindi solo con i bicchieri di vetro e solo con il vino (bevanda per eccellenza da essere contenuta nei bicchieri). Purtroppo questa è solo una semplice leggenda metropolitana. La vera origine dell’espressione del “Cin cin” deriva dal suono di due parole cinesi (ch’ing ch’ing) che significa letteralmente “prego prego” Ma non è l’unica origine. Infatti nel Regno Unito esiste l'espressione tra i marinai “Chin Chin” con cui ci augura una buona giornata. Però come mai tale esclamazione è accompagnata dall’atto del brindisi e solo in tale occasione viene detta? Il brindisi in pratica è nato più di 5.000 anni

Orgini del saluto militare

Il saluto militare è usato sopratutto nell’ambito militare tra due militari oppure quando si deve salutare un militare. È anche usato in altri ambiti e da persone non militari perché è l’unico tipo di saluto che può anche essere effettuato da una certa distanza in maniera abbastanza elegante. Nonostante tutto però sia le situazioni che le persone che utilizzano tale saluto sono poche rispetto a quelle che utilizzano un saluto come la stretta di mano et simili. Però anche se il numero e gli ambiti sono abbastanza ristretti esistono delle varianti del saluto militare più o meno visibili sia tra le varie forze armate del mondo sia tra i vari corpi delle forze armate italiane. Senza specificare troppo in tal seno si può dire che il saluto militare più usato è quello che consiste nel portare rapidamente e rigidamente alla fronte la mano destra, come se ci si volesse riparare dal sole Ma com’è nato questo tipo di saluto? Non si sa esattamente quale sia l’origine reale e a ta

La non conoscenza della lingua

Esaminiamo la seguente frase: Uovo sega transistor persona nazione mare cane ingegnere fuggire automobile evento. Ora esamiamo questa: Cena vado fuori del sera domani dottore la con figlia a. Ed infine esaminiamo la prossima: Domani sera vado a cena fuori con la figlia del dottore. È palese dire che l’ultima frase è l’unica con abbia un senso comprensibile, eppure tutte e tre esprimono lo stesso significato. Infatti, nella prima frase basta sostituire un vocabolo con un altro (ad es. “uovo” con “domani”, “sega” con “vado”, ecc.) ed ecco che abbiamo la traduzione dell’ultima frase. Nella seconda frase basta cambiare l’ordine delle varie parole (ad es. “cena” come quinta parola, “vado” come terza parola, ecc.) ed ecco che abbiamo come risultato sempre la terza frase. Sembra un gioco di parole o un rebus, ma in realtà è quello che succede con moltissime persone. Ci sono persone che usano arbitrariamente una parola al posto di un’altra oppure che cambiano arbitr

Il pianeta Terra

È risaputo che il nostro pianeta (Terra) è l’unico pianeta abitabile del nostro sistema solare. Ma cos’è che lo rende così particolare? Il primo fattore da prendere in considerazione è la distanza dal Sole. Se prendiamo in esame Venere (secondo pianeta dal Sole) e Marte (terzo pianeta dal Sole) non sono assolutamente ospitali. Infatti, sul primo la temperatura massima è di 460° C (quindi è inutile menzionare la temperatura minima) mentre sul secondo le temperature vanno dal -140° a +20°C. Sulla Terra invece si raggiungono temperature che vanno dai -83° C (in Antartide - http://curiosity100.blogspot.com/2019/11/artide-e-antartide.html ) ai 50° C (deserto del Sahara), ma si tratta di regioni relativamente piccole rispetto a tutto il pianeta. Un altro fattore da prendere in considerazione è la composizione atmosferica. La nostra atmosfera è composta dal 78% di azoto, dal 21% di ossigeno, dal 0,9% di argon e dallo 0,012% di anidride carbonica oltre a tracce di altre elem

I robot possono vedere?

Per poter trattate tale argomento è doveroso conoscere la differenza tra i termini “vedere” e “guardare”. Il primo termine significa che tramite i nostri occhi acquisiamo immagini del mondo che ci circonda, mentre con il secondo caso riconosciamo ciò che stiamo vedendo. Mi spiego con un esempio enunciando due frasi: “vedo il mare” e “guardo la televisione”. Nel primo caso, anche se riconosciamo il mare, lo vediamo con un certo distacco: senza pensarci troppo. Invece nel secondo caso guardiamo la televisione e quindi elaboriamo le varie informazioni per poterle memorizzare in modo appropriato. Anche la semplice distinzione tra la pubblicità e il programma che stiamo seguendo comporta un’elaborazione di ciò che stiamo guardando. Questa distinzione dei due termini può non sembrare molto importante, ma se la riferiamo ad un robot diventa di fondamentale importanza. Infatti il sistema visivo e di comprensione di un robot è fatto ad immagine e somiglianza di quello umano.