Innanzitutto
è bene specificare che il termine deriva dal greco e non dal latino.
In particolare la parola "omo" non deriva dal latino "homo"
(uomo), ma dal greco "omos" (stesso). Quindi tale termine è
riferito sia a uomini che a donne.
Detto
questo occorre anche eliminare il mito metropolitano che dice che si
tratti di una malattia oppure di una questione genetica: omosessuali
ci si diventa e non ci si nasce.
Come
avviene questa trasformazione?
Quando
nasce un individuo da zero anni fino a tre anni assume comportamenti
omosessuali o eterosessuali indistintamente.
Dai tre anni fino agli undici anni l'individuo incomincia a scoprire la propria sessualità.
A undici anni l'individuo raggiunge la maturità sessuale fisica (quindi per i maschietti c'è la prima erezione e per le femminucce la prima mestruazione) e "sceglie" se essere omosessuale o eterosessuale.
Dai tre anni fino agli undici anni l'individuo incomincia a scoprire la propria sessualità.
A undici anni l'individuo raggiunge la maturità sessuale fisica (quindi per i maschietti c'è la prima erezione e per le femminucce la prima mestruazione) e "sceglie" se essere omosessuale o eterosessuale.
Questa
scelta viene dettata da quello che è successo da tre anni a undici
anni.
Generalmente
chi riceve degli abusi sessuali in quell'età diventa omosessuale.
Infatti se l'abuso è omosessuale l'individuo lo prende come
"insegnamento": il tuo corpo è questo che è uguale al mio
è quindi è giusto stare con i tuoi simili...le persone del sesso
opposto non servono per avere piacere.
Se invece l'abuso è di tipo eterosessuale l'individuo lo interpreta come una minaccia: il corpo diverso dal tuo è male, mentre quello uguale al tuo è bene. Questo, che come ho detto, è il motivo più comune, non è l'unico.
Se invece l'abuso è di tipo eterosessuale l'individuo lo interpreta come una minaccia: il corpo diverso dal tuo è male, mentre quello uguale al tuo è bene. Questo, che come ho detto, è il motivo più comune, non è l'unico.
Potrebbe,
infatti, dipendere dal fatto che l'individuo cresce in un ambiente
omosessuale.
Potrebbe anche darsi che l'ambiente in cui cresce anche se eterosessuale difetta completamente o quasi di un'educazione sessuale.
Potrebbe anche darsi che l'ambiente in cui cresce anche se eterosessuale difetta completamente o quasi di un'educazione sessuale.
Comunque,
come ho già scritto, non è una cosa matematica: l'individuo
potrebbe benissimo essere eterosessuale.
Per
gli individui che "diventano" o si "accorgono" di
essere omosessuali non c'è nulla di vero: l'omosessualità in queste
persone esiste, ma livello latente e per uno o più motivi esce fuori
nelle età più disparate.
Inoltre
c'è da dire che l'individuo omosessuale prova attrazione per persone
dello stesso sesso e non solo per una in particolare.
Mi
spiego: ci sono persone eterosessuali che hanno accanto una persona
dello stesso sesso.
Queste persone non sono né omosessuali ne bisessuali: semplicemente hanno trovato qualcosa che li attrae fortemente in quella persona dello stesso sesso.
Però questa attrazione omosessuale è solo per una persona e non per più persone.
Queste persone non sono né omosessuali ne bisessuali: semplicemente hanno trovato qualcosa che li attrae fortemente in quella persona dello stesso sesso.
Però questa attrazione omosessuale è solo per una persona e non per più persone.
Per
concludere omosessuali ci si diventa e non ci si nasce, si riferisce
indistintamente sia a uomini che a donne, significa provare
attrazione per varie persone dello stesso sesso e non solo per una
persona dello stesso sesso.
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