Certo
e non c'è niente di più semplice.
È
sufficiente che almeno una persona si ricordi di noi e si diventa
immortali.
Ad
esempio Dante Alighieri è immortale e lo sarà finché almeno una
persona si ricorderà di lui.
Non
è possibile essere immortali fisicamente e, anche se lo fosse, non
avrebbe molto senso.
Mi
spiego: l'immortalità fisica non è possibile perché anche se oggi,
la scienza medica, può sostituire varie parti del corpo con protesi,
ancora non può sostituire alcune parti indispensabili, come ad
esempio il fegato. Anche se in futuro riuscisse a fare ciò non è
possibile sostituire il cervello. Se poi, per assurdo, si trovasse il
modo per non far deperire i vari tessuti del nostro corpo, ci sarebbe
un altro problema non risolvibile.
Secondo
una scuola di pensiero il nostro cervello registra tutti gli istanti
della nostra vita: dal primo all'ultimo. Non riusciamo a ricordare
tutto perché i nostri ricordi sono tutti alla rinfusa.
Possiamo...anzi riusciamo a ricordare soltanto alcune cose perché
le abbiamo memorizzate in un certo ordine.
Faccio
un esempio per meglio spiegarmi: supponiamo che il nostro cervello
sia la nostra camera da letto. I vestiti sono i vari ricordi. Se noi
introduciamo i vestiti come capita ci risulterà poi molto difficile
o impossibile ritrovare un certo vestito. Se invece introduciamo i
vestiti con un certo ordine (ad esempio per tipo di abito, oppure per
tipo di tessuto, oppure per colore, ecc. - dipende dal gusto
personale) ci risulterà molto semplice ritrovare l'abito che ci
interessa. Nonostante questo, ci capita che pochi o tanti abiti non
li appendiamo come si deve e li mettiamo dentro a un cesto come
capita. A questo punto, questi abiti nei cesto, non sono persi, ma
trovarne uno in particolare sarà difficile.
Questa
è la situazione della nostra memoria.
Però
il problema irrisolvibile non è la questione della catalogazione
dei ricordi
Sempre
secondo una scuola di pensiero, se una persona vivesse esattamente
cento anni la nostra memoria sarebbe piena solo fino al 10%. A questo
punto vivere 1.000 anni potrebbe avere senso, ma vivere di più? Non
avremmo più la possibilità di ricordare (la nostra camera da letto
non potrebbe più contenere abiti). Non è neanche possibile
cancellare i ricordi perché sono indelebili (le varie connessioni
neurali e cellule cerebrali una volta distrutte non vengono più
sostituite). Ma supponiamo, sempre per assurdo, di aver trovato un
modo per sostituire le cellule cerebrali "non utili" ed
anche di aver trovato in metodo per scovare tutti i ricordi.
Cancellandone
anche solo uno non saremmo più noi stessi.
Tutti
noi agiamo in un certo modo, diciamo determinate cose, ecc. perché
le varie esperienze ci hanno formato in un certo modo. Questa
formazione (il carattere) esiste solo se esistono i ricordi: se così
non fosse non potremmo modificare o cambiare carattere.
Per
entrare un po' più in dettaglio accade la seguente cosa nella mente
di un individuo. Il cervello recepisce una sollecitazione esterna da
uno o più dei nostri cinque sensi. Elabora la sollecitazione ed in
base ai ricordi la cataloga ed ha una certa reazione. Se
cancellassimo un più ricordi una o più sollecitazioni esterne non
sarebbero catalogabili. A questo punto la reazione o le reazioni
potrebbero essere gli stessi errori del passato o di più gravi
Quindi
avrebbe senso vivere per sempre e cambiare carattere (il nostro modo
di essere) ogni istante dopo 1.000 anni? Non sarebbe essere immortali
perché non esisterebbe più la nostra personalità iniziale.
Quindi
l'immortalità esiste ed è praticabile finché almeno una persona si
ricorderà della persona defunta.
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