Ci
sono delle persone, molto vicine alla religione cattolica, che lo
sostengono.
Queste
persone basano la propria teoria su un'antica usanza ebraica che
sostituiva i numeri alle lettere. Visto che alla lettera "w"
veniva associato il numero "6" internet è stato associato
al diavolo. Infatti, secondo queste persone, visto che ogni sito ha
il prefisso "www" ha quindi il prefisso "666" (il
numero del diavolo).
Purtroppo,
per loro, questa teoria ha due grandissime falle.
La
prima falla riguarda la questione dell'acronimo "www"
(perché di questo si tratta e non di un semplice suffisso). Questo
acronimo sta per World Wide Web. La traduzione letterale sarebbe
"Mondo vasto intreccio" o "Mondo vasta ragnatela":
"world" cioè "mondo", "wide" ossia
"vasto" e 'web" ovvero "ragnatela, intreccio”.
Quindi "world wide web" si traduce in "ampia ragnatela
mondiale". Da questo si evince, in maniera lampante, che le tre
parole inglesi non sono state coniate per internet, ma esistevano da
moltissimo tempo e per un semplicissimo caso fortuito la prima
lettera delle tre parole è la lettera "w".
La
seconda falla che inficia ancora di più questa teoria, riguarda
l'obbligatorietà del prefisso "www". Ci sono molti siti
che non vogliono il prefisso "www" (non ne nomino neanche
uno per una questione di pubblicità) e che se invece viene usato si
va ad un sito completamente diverso oppure non si accede a nulla. Il
vero prefisso obbligatorio è "http” oppure “https” (alla
data di stesura di questo articolo sussistono tutti e due i
prefissi).
Senza
scendere in dettagli tecnici (non è questo il luogo adatto) si vede
benissimo che si parla di quattro lettere e non di tre e la lettera
"w" non compare più. Inoltre a questi sostenitori, pongo
due domande:
- Perché voi stessi continuate ad utilizzare internet?
- Forse perché non ne potete fare a meno?
Le
prime due domande non hanno risposta e per la terza domanda ho
risposto io in un post dal titolo "Internet è indispensabile?".
Riassumendo
e sintetizzando la risposta è: "No!". Un semplice e secco
"no". E non vale la pena di ripetere (neanche minimamente)
l'assurda teoria per cui la risposta dovrebbe, invece, essere un
"si".
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