La
risposta è molto semplice ed è si. Però bisogna vedere perché fa
male.
Sui
pacchetti delle sigarette c'è scritto che il fumo provoca il cancro,
ictus, infarto, ecc. Questo non è assolutamente vero. Ci sono molti
casi in cui persone che sono accaniti fumatori (fumano anche 2
pacchetti al giorno, quindi 40 sigarette) muoiono per cause non
riconducibili al fumo. Ci sono anche casi in cui persone non
fumatrici muoiono per cause riconducibili al fumo.
Queste
stranezze sono da ricercarsi nel nostro DNA. Infatti in ogni DNA è
“scritto” che rischio una persona ha di avere un cancro, un
ictus, un infarto, ecc.
Il
fumo non fa altro che favorire la nascita di queste patologie, ma non
c'è una certezza.
Ma
come fa il fumo a creare l'insorgere di queste patologie?
Quando
si aspira il fumo della sigarette si aspirano principalmente tre
sostanze: il vapore acqueo, la nicotina e il monossido di carbonio.
Il
vapore acqueo non fa nulla: viene aspirato e poi viene buttato fuori
senza tralasciare nulla nei polmoni.
La
nicotina ha delle molecole talmente piccole che dai polmoni vanno in
circolo nel sangue. Non crea nessun problema la nicotina (in piccole
dosi) perché non è altro che un eccitante come la caffeina, la
teina, ecc.
Il
monossido di carbonio invece, ha delle molecole molto grosse e queste
si fermano nei polmoni. Il monossido di carbonio forma una patina e
questa patina diminuisce la superficie funzionante dei polmoni. A
questo punto entra il funzione, o meglio è determinante, il DNA. Se
la persona è predisposta ad una certa patologia questa può
verificarsi perché il monossido di carbonio da una mano. Ma se la
persona non è predisposta non succede nulla.
Poi
c'è da dire che il rischio di avere un tumore (se si è predisposti)
aumenta, per un certo periodo di tempo (non quantificabile perché
dipende da caso a caso) quando si smette di fumare. Infatti il nostro
organismo riesce ad eliminare piano piano la patina di monossido di
carbonio, ma quando questa c'è, spinge ed uccide le eventuali
cellule tumorali. Quando invece questa patina incomincia a mancare
non c'è più nulla che impedisce alle eventuali cellule tumorali di
proliferare. Prima di continuare ci tengo a precisare che se il
monossido di carbonio ha “bruciato” una certa superficie dei
polmoni...il nostro organismo non può far nulla per questo caso, ma
di certo non si formano cellule tumorali in queste aree: non ci sono
più cellule vive.
Oltre
a queste tre sostanze ce ne sono tante altre (circa 1.400) in piccole
dosi. Queste sostanze non sono letali per l'uomo immediatamente
(vista la quantità minima), ma lo sono se assunte per un certo
periodo di tempo. In questo caso il DNA è influente? faccio un
esempio: una delle sostanze è l'ammoniaca. Questa sostanza è nociva
(mortale) per l'uomo qualunque sia il DNA che questa persona ha.
Quindi
fumare fa sicuramente male, ma non è detto che provochi il cancro,
ictus, infarto, ecc.
Tutto vero, io ero un accanito fumatore, poi un giorno decisi di smettere, oggi sono 24 anni che non fumo più. Io vi racconto una stupida domanda, che mi fu fatta, anni fa.
RispondiEliminaUna persona mi chiese, cosa credi, di vivere di più, non fumando.
La mia risposta fu, non mi illudo di vivere di più, ma quelli che devo vivere li voglio vivere al meglio. Smettere, è saggio, continuare è da stupidi.