Qualunque
sia la causa il prurito non è altro che un segnale che il nostro
corpo necessità di più sangue in una certa parte. Ciò è talmente
vero che basta anche massaggiare o battere un pò la parte del corpo
dove c'è prurito per farlo cessare, ma grattarsi è un modo più
veloce.
Esaminiamo
i casi in cui si manifesta il prurito.
Il
primo caso che viene in mente è in seguito alla puntura di un
insetto (come ad esempio la zanzara). In questo caso il nostro corpo
ci avverte che vuole più sangue per combattere più velocemente e
con maggior efficacia il veleno immesso.
Un
altro caso è quando abbiamo un irritazione cutanea o allergia,
anch'essa cutanea. In questo caso il nostro corpo richiede più
sangue per non far soffrire troppo le varie cellule.
Un
altro esempio è quando ci leviamo un indumento con un elastico (ad
esempio un calzino) che ci stringeva. Levato questo indumento il
sangue ricomincia ad affluire e per velocizzare il ripristino normale
della circolazione compare il prurito.
Un
altro esempio è quando non ci si lava i capelli da un pò. La
sporcizia è grassa e quando si deposita sulla cute crea una
differenza di pressione tra le varie zone del cuoio capelluto.
Grattandoci ripristiniamo la giusta pressione.
Se
non ci si gratta (magari per evitare l'ingrossamento della zona
irritata) il nostro corpo riesce a sopperire a questo necessità in
altri modi e senza nessun problema
Poi
esistono persone che si grattano una o più parti del corpo
insistentemente. In questo caso la causa non è fisica, ma
psicologica. Queste persone tendono a comunicare il loro stata di
disagio in questo modo: come se fosse un tic nervoso. Per queste
persone, l'unico rimedio è un'adeguata terapia psicologica.
Quindi
grattarsi (non insistentemente) è solo per aumentare e/o
stabilizzare la circolazione sanguigna.
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