Con
questo termine (ed anche con il termine “cospirazionista”) si
identificano tutti coloro che mettono in dubbio una verità già
stata verificata diverse volte (ad esempio l'allunaggio da parte
dell'uomo – approfondimenti
https://curiosity100.blogspot.com/2018/04/luomo-e-andato-sulla-luna.html).
La
cosa, strana, è che spesso si tratta di persone “insospettabili”.
Già, perché una delle caratteristiche che accomuna gli scettici
verso le novità scientifiche è che sono spesso persone istruite e
interessate alla Scienza. La questione quindi non è, come si
potrebbe pensare, la mancanza di conoscenza delle informazioni, o
un'incapacità di comprendere, bensì la capacità di elaborarle in
modo equilibrato. È quello che Matthew Hornsey, docente della
University of Queensland, descrive come "regime giuridico",
nel senso che le persone in questione prestano attenzione solo a
pezzi di informazioni "al fine di giungere alle conclusioni che
vogliono che siano vere".
Se
ne è discusso nel fine settimana al convegno SPSP (Society for
Personality and Social Psychology ) di San Antonio a cui hanno
partecipato più di 3000 scienziati. Troy Campbell dell'Università
dell'Oregon ha spiegato che si è "scoperto che le persone
tendono a prendere le distanze da alcuni fatti per proteggere le loro
credenze di ogni tipo, comprese quelle religiose, le convinzioni
politiche, e anche semplici convinzioni personali". Concorda Dan
Kahan della Yale University, secondo cui si tende a costruire fatti
congruenti con la propria identità piuttosto che aprirsi a verità
differenti.
Ecco
che quindi parlare semplicemente di "prove" o di "dati"
non cambia la posizione di uno scettico su un particolare argomento,
che si tratti di cambiamenti climatici, di organismi geneticamente
modificati, o di vaccini. Queste persone infatti usano la Scienza e i
fatti per sostenere la propria opinione, rifiutando o mettendo in
dubbio quello che non rispetta le loro convinzioni. Non è un caso -
fa notare Kahan - che "dove c'è un conflitto di rischi sociali
- dai cambiamenti climatici alla sicurezza nucleare, alle leggi sul
controllo delle armi - entrambe le parti invochino il mantello della
Scienza", dando più rilevanza ai fatti che sostengono la loro
opinione. E se "i fatti sono contro la loro opinione, non li
negano necessariamente, semplicemente dicono che sono meno
rilevanti."
Piuttosto
che fare una battaglia a suon di "botta e risposta" Hornsey
consiglia di affrontare lo scettico andando a sondare i motivi che
stanno dietro al suo atteggiamento e rassicurandolo. Al contrario,
ribattendo a uno scettico con fatti che smontino le sue convinzioni e
ignorino i suoi sentimenti, si otterrà un ulteriore irrigidimento
delle sue posizioni.
È
da precisare tuttavia che i risultati di questa ricerca sono ancora
preliminari e richiedono ulteriori approfondimenti.
Comunque
lo scopo di questo post era solo chiarire chi sono i complottisti e
non a caso ha l'etichetta (o categoria) “Antropologia”.
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