A
tutti è sicuramente capitato di trovarsi nella situazione di dire la
verità con il rischio di apparire maleducati oppure di dire una
falsità apparendo, in tal modo, non maleducati.
Ma
quale tra i due modi di comportasi è quello giusto?
Prima
di poter rispondere a questa domanda è bene approfondire i due
aspetti.
- Dire la verità - In una canzone (ometto di citare il nome della cantante/autrice e il nome della canzone per evitare pubblicità non richiesta) che la verità fa male. Tale affermazione è abbastanza vera nella maggior parte dei casi.
Però,
in alcuni casi, può anche essere scambiata per maleducazione.
Per
ovviare a questo inconveniente si può ricorrere a due metodi
egualmente efficaci.
Il
primo metodo è quello di dire la verità usando una certa dose di
diplomazia. In questo caso si “addolcisce” la pillola e
difficilmente si può essere accusati di essere insensibili oppure di
essere maleducati.
Se
l'approccio diplomatico non convince o non può essere attuato (la
diplomazia è un'arte e non una dote innata) si può ricorrere al
metodo del “ragionamento logico”.
Esso
consiste nel fornire, alla persona a cui si vuole dire la verità,
vari elementi che, tramite un semplice ragionamento logico, possa
farla arrivare alla verità.
Ovviamente
ci sono persone che non vogliono sentire ragioni e si rifiutano di
fare qualsiasi ragionamento...in quel caso è inutile continuare a
perderci tempo.
- Essere educati - Non dicendo le cose come stanno non si corre il rischio di essere giudicati maleducati, ma è “sano” non dire la verità?
Se
si parla di un amico non c'è nessuna giustificazione valida per
mentirgli. Mentire ad un amico (ma anche ad una persona in generale)
significa non portargli rispetto e ingannandolo tradendo la sua
fiducia.
Se
in un rapporto di amicizia manca il rispetto reciproco e la fiducia
reciproca non si può parlare di rapporto d'amicizia.
Se
invece la persona a cui ci si rivolge non è un'amica gli si può
mentire. In questo caso si parla di non rispetto dell'altra persona.
Ma se l'altra persona non merita il nostro rispetto allora non è
meglio evitare di rispondere?
I
modi per non rispondere sono tantissimi: rispondere con un'altra
domanda, usare espressioni tipo “ammesso e non concesso che...”,
cambiare immediatamente discorso, fingere di dover rispondere al
cellulare, ecc.
Inoltre,
a prescindere dal rapporto che si ha con l'altra persona, non dirgli
la verità significa nuocere anche a noi stessi.
Faccio
un esempio per rendere meglio l'idea. Ci si trova con un'altra
persona dentro un luogo chiuso. Ad un certo punto questa persona ci
chiede se da fastidio il fumo. Noi rispondiamo di no, quando in
realtà il fumo ci da enormemente fastidio.
La
prima persona rincuorata dalla nostra risposta non fa altro che
accendersi una sigaretta...magari anche più di una se l'attesa è
lunga.
Questa
persona si è comportata molto bene con noi: ha avuto rispetto di noi
(pur non conoscendoci e pur non avendo un rapporto di amicizia) e noi
l'abbiamo ripagata con la mancanza di serietà.
Questo
ha portato come conseguenza il fatto di dover essere costretti a
fumare anche noi.
Questo
è un esempio semplice che comunque rende l'idea che mentire ad una
persona oggi, può portare a conseguenze negative rivolte a noi
stessi se non subito in un futuro più o meno prossimo.
Ovviamente
poi ci sono casi (più o meno esigui) in cui si deve per forza
rispondere e non è possibile esimersi.
In
questo caso, qualunque sia il rapporto che intercorre tra le due
persone, si può usare il primo o il secondo metodo tenendo conto di
quello detto in precedenza.
Ovviamente,
come in tutti i miei articoli, mi asterrò dall'esprimere la mia idea
sull'argomento o dal voler suggerire il comportamento migliore.
Ognuno
si può comportare come meglio crede e secondo la sua indole.
Però
è bene ricordasi, con questo concludo, che le conseguenze positive e
negative di un nostro comportamento, prima o poi, si riflettono su
noi stessi.
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