L'aurora
polare (boreale o australe dipende in quale emisfero si manifesta:
nord o sud rispettivamente) è sicuramente uno dei fenomeni
atmosferici più belli che si possano osservare.
Eppure,
in epoche abbastanza remote, tale fenomeno era sempre associato come
presagio nefasto.
Oggi,
fortunatamente, non esiste più tale credenza, ed allora vediamo
della sua interezza di cosa si tratta esattamente.
Che
aspetto ha un aurora polare?
L’aurora
polare, è un fenomeno ottico dell'atmosfera terrestre,
caratterizzato principalmente da bande luminose di un'ampia gamma di
forme e colori rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio,
tipicamente di colore rosso-verde-azzurro, detti archi aurorali.
La forma
di un'aurora polare è molto varia. Archi e brillanti raggi di luce
iniziano a 100 km sopra la superficie terrestre e si estendono verso
l'alto lungo il campo magnetico, per centinaia di chilometri. Gli
archi possono essere molto sottili, anche solo 100 metri, pur
estendendosi da orizzonte ad orizzonte. Possono essere quasi immobili
e poi, come se una mano fosse passata su una lunga tenda, iniziare a
muoversi e torcersi. Dopo la mezzanotte, l'aurora può prendere una
forma a macchie e ognuna delle macchie spesso lampeggia più o meno
ogni 10 secondi fino all'alba.
La
maggior parte della luce visibile in un'aurora è di un giallo
verdognolo, ma a volte i raggi possono diventare rossi in cima e
lungo il bordo inferiore. In occasioni molto rare, la luce del sole
può colpire la parte superiore dei raggi creando un debole colore
blu. Ancora più raramente (una volta ogni 10 anni o più) l'aurora
può essere rosso sangue da cima a fondo. Oltre a produrre luce, le
particelle energetiche che formano l'aurora portano calore freddo.
Questo è dissipato come radiazione infrarossa o trasportato via dai
forti venti dell'alta atmosfera bassa.
Come
accade tale fenomeno?
Il
fenomeno è causato dall'interazione di particelle cariche (protoni
ed elettroni) di origine solare (vento solare) con la ionosfera
terrestre (atmosfera tra i 100 – 500 km): tali particelle eccitano
gli atomi dell'atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce
di varie lunghezze d'onda.
Tutte
le aurore polari sono visibili?
Tutte le
aurore possono essere viste, ma non sempre ad occhio nudo: dipende se
sono emesse da elettroni o da protoni.
Esse
possono essere visibili se sono prodotte dagli elettroni, mentre se
sono prodotte dai protoni sono invisibili e possono essere osservate
solo con l'ausilio di particolari strumenti, sia dalla terra sia
dallo spazio.
Le
aurore sono più intense e frequenti durante i periodi di intensa
attività solare, periodi in cui il campo magnetico interplanetario
può presentare notevoli variazioni in intensità e direzione,
aumentando la possibilità di un accoppiamento (riconnessone
magnetica) con il campo magnetico terrestre.
Dove
si possono vedere le aurore polari?
Le
aurore possono essere visibili vicino ai poli per via della geometria
del campo magnetico terrestre, ma ne sono state osservate anche in
zone come la Scozia, o in molte zone della parte settentrionale della
penisola scandinava (soprattutto qui sono nate le leggende che le
hanno caratterizzate come presagi nefasti).
Ecco
comunque una lista completa delle nazioni, periodi e location in cui
si possono vedere le aurore polari oltre i poli e la Scozia:
Paese |
Periodo |
Location
|
Islanda |
Settembre/metà
Aprile |
Reykjavik
|
Norvegia |
Settembre/fine
Marzo |
Isole
Svalbard
|
Finlandia |
Settembre/Marzo |
Kakslauttanen
Artic Resort
|
Svezia |
Settembre/fine
Marzo |
Parco
Nazionale di Abisko
|
Alaska |
Agosto/fine
Settembre |
Ovunque |
Canada
|
Stagione invernale |
Mucho
Lake Provincial Park, British Columbia
|
Quali
sono gli orari migliori per vedere le aurore?
Gli
orari migliori per osservare tale fenomeno è dalla mezzanotte alle
2.00 e sopratutto nelle notti fredde.
Il
fattore della temperatura è molto importante per il fatto che in
quelle notti il cielo tende ad essere più limpido ed è perciò più
facile vedere un'aurora.
Le
aurore polari sono cicliche?
Si ed
hanno un ciclo di attività che dura 11 anni.
In
questo periodo si verificano dei picchi di massima e minima attività
solare.
Questo
fenomeno è direttamente correlato all'aumento (o alla diminuzione)
nella frequenza delle aurore boreali.
Il
periodo di massima attività solare si è avuto tra il 2014 e il 2015
e si sta via via riducendo fino a raggiungere il periodo minimo,
questo significa che nei prossimi anni ci saranno meno occasioni per
vedere l'Aurora Boreale.
Il
fenomeno non svanirà del tutto, questo è certo ma sarà più
difficile avvistarla nei prossimi anni. Per il 2019 sia avrà ancora
possibilità di vedere il fenomeno dell'aurora boreale nel nord della
Norvegia, in Islanda e in tutti i paesi che si trovano nella zona
conosciuta come ovale aurorale.
A questo
punto è bene una domanda che potrebbe interessare a molti: si
possono fotografare le aurore polari?
Si e
senza nessun tipo particolare di attrezzatura, ma quella poca
attrezzatura è essenziale.
Vediamo
quale può essere l'attrezzatura necessaria.
- Batterie di ricambio: il freddo fa scaricare molto più velocemente le batterie, quindi è bene avere con se alcune di ricambio e di tenerle lì al caldo fino a quando non serviranno.
- Macchina fotografica: una macchina fotografica con obiettivi intercambiabili è l'ideale, ma in linea di massima qualsiasi tipo va bene. Ovviamente più alta è la risoluzione e meno sgranate saranno le immagini.
- Comando a distanza: Un comando a distanza sarà fondamentale per evitare le vibrazioni. Il comando a distanza è un accessorio in dotazione alla maggior parte delle fotocamere moderne (Ottobre 2018). Se non lo si possiede si può utilizzare anche il timer di scatto.
- Un robusto treppiede: per evitare che la fotocamera si muova sfocando l'immagine. Una buona testa che consenta la regolazione indipendente di ogni asse darà migliori risultati. Se il treppiede dovesse risultare instabile, si può provare ad appendere qualcosa di pesante alla colonna centrale.
- Obiettivo: l'obiettivo più adatto è il grandangolare, preferibilmente con una lunghezza focale compresa tra 10 e 24 mm e un'apertura massima di f/1.4 (ma anche di f/4 può andare bene). La regolazione della messa a fuoco deve essere manuale.
Oltre a
tutto ciò serve anche un po' di fortuna ed anche un po' di tenacia.
Buona
viaggio se avete deciso di partire per fotografare o anche solo
vedere un aurora polare.
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