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Amore



Sull'amore sono stati scritti innumerevoli volumi: storie, poesie, canzoni, ecc.
Esistono anche saggi che cercano di spiegare, in maniera più o meno efficace, cosa sia questo sentimento e come nasca.
Visto la bibliografia che si trova in giro questo articolo potrebbe sembra assolutamente inutile.
In realtà non è così: infatti, non ho intenzione di trattare dell'amore tra due persone che non siano parenti (amore “classico”) o che siano parenti (amore figliare), ma bensì dell'amore che una o più persone possono provare per animali, piante e oggetti.
Anche questi sentimenti possono essere racchiusi nella sfera dell'amore anche se, ovviamente, in maniera differente.
Esaminiamoli uno per uno.
  • Amore per gli animali: ci sono persone che dicono di amare gli animali (tutti indistintamente) più delle persone, generalmente, perché sono più umani delle persone. Quest'ultima parte può essere vera se guardata da un certo punto di vista. In realtà quello che accade tra gli animali non è un vero e proprio amore, ma un semplice istinto di conservazione della specie.
    Mi spiego. Tutti gli animali (l'uomo compreso) hanno insito in se l'istinto di conservazione della specie. Tale istinto è quello che da la forza di cacciare il cibo o di difendere la propria tana o il proprio branco (sopratutto se c'è una prole più o meno legittima).
    Però quello che può sembrare strano è che in alcuni casi l'animale adulto non attacca il cucciolo di un'altra specie. Accade anche che tale cucciolo venga allevato da animali che non sono della stessa specie.
    Un esempio che rende perfettamente l'idea, anche se fantasioso, è dato dalla lupa che alleva i fratelli Romolo e Remo.
    Oltre a questo ci sono esempi reali in cui un cucciolo di una certa razza canina viene allevato da un'altra razza canina.
    Un altro esempio “sconcertante” è quello in cui un cucciolo di una tigre rimasto orfano viene allevato da un orango.
    Questo potrebbe essere inteso come amore, da un punto di vista umano, ma in realtà non è altro che istinto di conservazione della specie.
    Gli animali possiedono una “conoscenza” stupefacente della natura.
    Mi spiego: tutti sappiamo che il ciclo alimentare, in maniera molto semplicistica, funziona nel seguente modo: gli erbivori mangiano le piante, i carnivori mangiano gli erbivori e i cadaveri dei carnivori diventano nutrimento per le piante e quindi il ciclo si ripete.
    Gli animali sono perfettamente coscienti che una sterminio di una pianta (nel caso di erbivori) o di una certa razza animale (nel caso di carnivori) porterebbe alla loro stessa estinzione.
    Quindi non vedremmo mai un animale (erbivoro o carnivoro) divorare tutto il suo nutrimento: quando accade una cosa del genere c'è sempre la mano dell'uomo.
    Quindi il fatto che un organo allevi un cucciolo di tigre è dettato dalla “consapevolezza”, da parte dell'orango, che quel cucciolo di tigre serve per non interrompere il ciclo alimentare illustrato prima.
    Un altro esempio da ricondurre non all'amore, ma alla continuazione della specie è quando due maschi lottano per essere lo stallone del branco.
    Essi lottano senza che il più forte uccida il più debole: il più debole lascia quel branco e ne cerca un altro dove lui è il più forte.
    Quindi anche in questo caso si parla sempre solo e soltanto di istinto di sopravvivenza.
    Poi ci sono casi in cui gli animali non attaccano i bambini: anche qui si parla di continuazione della specie.
    Non ha senso per l'animale attaccare un cucciolo (il bambino in questo caso) visto che per lui non costituisce una minaccia.
    Se un animale attacca l'uomo è per autodifesa o anche per nutrirsi: sempre di conservazione della specie si tratta.
    Inoltre l'amore (quello “classico”) esiste in concomitanza con l'intelligenza. Ciò può sembrare assurdo, ma in realtà non lo è: la parte istintiva dell'uomo, o di un animale qualsiasi, va di pari passo con la parte intellettiva. Quindi se un essere vivente (in questo caso l'uomo) è capace di provare un certo sentimento, come l'amore, che potrebbe essere frutto solo della sua parte istintiva e un altro animale non lo riesce a provare, è logico supporre che ciò derivi da una differenza di intelletto.
    A parte questo molte persone ignorano la questione dell'istinto di conservazione della specie e quindi provano amore per uno o più animali.
  • Amore per le piante: ci sono persone che si dedicano anima e corpo alla coltivazione delle piante e non soltanto a scopo alimentare.
    Ciò è dovuto, nella maggior parte dei casi, ad una difficoltà di relazione con altri esseri umani (tralascio di analizzare quali potrebbero essere questi motivi perché non attinenti all'articolo).
    Visto che anche queste persone vedono in determinati comportamenti animali delle somiglianze con gli esseri umani, rivolgono il loro amore a forme di vita “passive”: le piante.
    Infatti, visto che le piante non hanno un sistema nervoso e quindi non sono capaci di azioni dettate da un intelletto più o meno sviluppato, sono il soggetto ideale per questo tipo di persone.
    Un'obiezione che a questo punto potrebbe nascere sarebbe quella riguardo alle piante carnivore.
    Il meccanismo che queste piante è quello di intrappolare la preda (piccoli insetti – piante carnivore molto grosse da “mangiare” un uomo o un animale appartengono alla fantascienza) tra le loro “fauci” e assimilarli completamente.
    Alcune di queste piante aspettano “pazientemente” che l'insetto si intrappoli da solo tra le loro “fauci”, altre invece chiudono velocemente le loro “fauci” non appena l'insetto si posa su di esse.
    Nell'ultimo caso non si tratta di un riflesso condizionato, perché ciò presupporrebbe un minimo di sistema nervoso, ma è solo un semplice meccanismo che queste piante hanno sviluppato: l'insetto si posa su una membrana molto sottile che, una volta lacerata, fa chiudere velocemente le “fauci” che sono tenute in tensione da questa membrana. Ovviamente, dopo un certo periodo di tempo, questa membrana si riforma e quindi ricomincia il ciclo,
    Comunque, in tutti e due i casi l'assimilazione di questi malcapitati insetti non avviene tramite la masticazione e la digestione, ma tramite la decomposizione dei loro corpi. Un processo lento, ma che tutti gli esseri viventi (anche le piante) hanno alla fine del loro ciclo vitale.
    Quindi anche chi è appassionato di piante carnivore (ne esistono di varie specie) è perfettamente consapevole che non sono sempre solo e soltanto piante.
  • Amore per gli oggetti: per oggetti si intendono tutti i tipi di oggetti. Le persone che appartengono a questa categoria sono anche chiamate semplicemente collezionisti che non verranno trattati in questo articolo. Infatti, si deve fare attenzione a non considerare tutti i collezionisti persone che amano gli oggetti anziché le persone, gli animali o le piante: tantissimi collezionisti hanno una famiglia più o meno felice.
    Io mi riferisco a quelle persone che amano solo e soltanto determinati oggetti.
    Queste persone possono essere viste come un'estremizzazione del tipo precedente.
    Anche queste persone hanno problemi a relazionarsi con altri esseri umani, ma non si dedicano alle piante per vari motivi: non sono portati al giardinaggio, gli rimane difficile o faticoso prendersi cura delle piante, ecc.
    Ma non sono comunque persone che odiano gli esseri umani, ma semplicemente traggono piacere dalle cose inanimate.
    Un errore comune è quello di definire queste persone come appassionate di determinati oggetti.
    Niente di più sbagliato. Gli appassionati, come dice anche la parola stessa, coltivano una passione per uno o più oggetti, ma ciò non preclude necessariamente il relazionarsi con altri esseri umani...sopratutto se hanno la stessa passione. La passione in effetti non è altro che un interesse molto forte.
    Persone che amano solo uno o più oggetti, sono individui che possono essere definiti tranquillamente maniaci. Ovviamente maniaci innocui, ma comunque maniaci: la mania è una passione talmente forte da precludere qualsiasi altro tipo di rapporto...in questo caso d'amore.
Concludendo quando si parla di amore non si parla solo di quello che si può instaurare tra due esseri umani, ma anche quello verso gli animali, le piante e gli oggetti.

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