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La memoria di un computer



Prima di procedere alla trattazione dell'argomento è bene specificare il significato di alcuni termini che verranno utilizzati all'interno di questo articolo.
  • Input: operazione di immissione dati in un computer;
  • Output: operazione di emissione dati da un computer;
  • Byte: unità di misura della memoria;
  • Microprocessore: il circuito del computer che elabora i dati.
Detto questo passiamo alla trattazione dell'argomento.
La memoria in un computer è uno degli elementi fondamentali senza la quale moltissime operazioni non sarebbero possibili. Infatti anche le calcolatrici più economiche o arcaiche hanno una piccola parte di memoria (il tasto “M”). Queste stesse calcolatrici, senza la memoria, potrebbero eseguire comunque tutti i vari calcoli, ma necessiterebbero di una certa dose di memoria da parte dell'utente.
Da questo si evince che un computer che è molto di più di una calcolatrice deve avere necessariamente la memoria.
Però esistono vari tipi di memoria sia interne che esterne al computer.
Vediamo di quali si tratta:
  1. R.O.M. (Read Only Memory): memoria che può essere soltanto letta;
  2. R.A.M. (Random Access Memory): memoria ad accesso casuale;
  3. Hard Disk: memoria di massa interna e/o esterna al computer;
  4. CD ROM/DVD: memoria di tipo ottico esterna al computer;
  5. Memorie di tipo elettrostatico (Secure Digital, Pen Drive, ecc.): memorie di massa esterne al computer.
Esaminiamo nel dettaglio il funzionamento di queste memorie.
  1. R.O.M. (Read Only Memory): come detto in precedenza questa memoria può essere soltanto perché è una memoria di tipo hardware, cioè costituita solo da circuiti. Questa memoria fornisce le informazioni di base quando viene acceso un computer come il logo del produttore, le varie periferiche principali installate, ecc. Una volta che il computer entra in modalità completamente operativa (ha smesso di caricare tutti i vari driver), questa memoria smette di funzionare. Infatti, tutte le varie informazioni immesse nel computer vanno a depositarsi su un'altra memoria.
    Vista la costituzione di questo tipo di memoria è facilmente intuibile che essa non perde i dati memorizzati in assenza di corrente. Ciò è vero ma solo al 90%. Infatti ci sono alcune informazioni che necessitano di energia elettrica per essere mantenute o aggiornate: la data e l'ora, i componenti principali del computer, ecc.
    Se la corrente fosse totalmente assente non ci sono grossi problemi perché all'accensione del computer basta avviare la funzione di diagnostica per sapere quali sono i componenti interni del PC e basta immettere manualmente la data e l'ora. Se invece si fornisce energia anche a computer spento (tramite la batteria tampone) si evitano tutte queste operazioni manuali.
  1. R.A.M. (Random Access Memory): questo è il secondo tipo di memoria che è all'interno di un computer ed è quella che è interessata fino a quando non si spegne il computer: è qui che vengono memorizzati i vari dati dopo l'input o prima dell'output ed i risultati parziali di una qualsiasi elaborazione.
    Questa memoria ha due particolarità.
    La prima è che essa è l'unica memoria che ha un accesso molto veloce, perché è costituita da circuiti elettronici. Inoltre deve avere un accesso molto veloce perché è sempre interessata durante tutto il tempo che il computer rimane acceso.
    La seconda particolarità di questa memoria è che essa è definito di tipo volatile. Ciò significa che nel momento stesso in cui manca la corrente, per un qualsiasi motivo, tutti i dati contenuti in essa vengono irrimediabilmente persi: in circuiti elettronici necessitano di energia elettrica per poter funzionare.
    Infine questa memoria è quella che viene sempre menzionata nei cartelli espositivi del computer: quando si legge, ad esempio, Pentium 4 con 4 Giga si intende un computer con il microprocessore Pentium 4 con 4 Gigabyte di R.A.M.
  1. Hard Disk: questo tipo di memoria è una memoria che ha bisogno di corrente solo e soltanto per essere letta o scritta. Infatti i dati memorizzati su questo supporto non vengono persi in assenza di corrente perché vengono magnetizzate o smagnetizzate le varie porzioni dell'hard disk (le porzioni sono dell'ordine di micron). Gli hard disk possono esterni o interni. Un PC deve avere necessariamente un hard disk interno (altrimenti molti programmi o non funzionano o impiegherebbero troppo tempo per essere anche solamente avviati). Di conseguenza gli hard disk esterni servono solo per memorizzare tutti quei dati che non vengono utilizzati di frequente o che si intende utilizzare su vari computer.
    Per completezza d'informazione c'è da dire che gli hard disk esterni possono essere di due tipi: auto alimentati (tramite la porta USB del computer) o con alimentazione esterna (tramite una normalissima presa elettrica). Ma in ogni caso il funzionamento è lo stesso identico.
  1. CD ROM/DVD: questo è un altro tipo di memoria che non ha bisogno i corrente per mantenere i dati (la corrente serve solo per scrivere e leggere i dati) e sono solo esterne. Il funzionamento è relativamente semplice: un raggio laser “incide” il supporto e lo stesso raggio laser serve per leggere i dati memorizzati. Questo tipo di memoria è suddiviso in due categorie: non riscrivibili e riscrivibili. Nel primo caso troveremmo sulla custodia la dicitura “R-” o “R+” dove il simbolo “-” o “+” indica la qualità del CD o DVD. Nel secondo caso invece troveremmo al dicitura “RW”.
    Attualmente (Aprile 2019) i CD possono contenere al massimo 700 Mb di dati e stanno piano piano scomparendo in favore dei DVD. Infatti, quest'ultimi, possono contenere almeno 4,7 Gb di dati. 
    Questo tipo di supporto (definito ottico) però è molto più lento, come accesso, rispetto agli hard disk.
    Sempre per completezza d'informazione c'è da dire che oggi (Aprile 2019) esistono anche i DVD Blue Ray. In pratica si tratta di DVD che possono contenere molto di più di 4,7 Gb (circa 20 Gb) e ciò è reso possibile dal tipo di raggio laser: un raggio laser di colore blu è molto più sottile di un raggio laser di colore rosso o verde.
  1. Memorie di tipo elettrostatico (Secure Digital, Pen Drive, ecc.): per finire parliamo di memorie che, come le ultime tre, mantengono i dati in assenza di corrente. Questo tipo di memorie stanno prendendo sempre più piede per il semplice motivo che non richiedono molto spazio e possono essere anche molto capienti (si parla anche di 256 Gb). Inoltre la velocità di accesso è di gran lunga superiore agli hard disk e quindi anche ai CD/DVD.
    A questo punto la domanda che potrebbe sorgere è: perché non si utilizzano queste memorie al posto degli hard disk? La risposta è molto semplice ed è data dalla loro capacità di memoria: una Secure Digital o Pen Drive, come scritto prima, può arrivare al massimo a 256 Gb. Invece un hard disk (interno o esterno) parte da un minimo di 500 Gb fino ad arrivare a varie decine di Tb. Ciò non esclude che in un futuro, più o meno prossimo, le memorie di tipo elettrostatiche possano soppiantare gli attuali hard disk. Infatti tutti gli smartphone, anche quelli molto datati, hanno inserite solo e soltanto memorie di questo tipo ed essi sono, sopratutto oggi, dei piccoli computer molto potenti.
Concludendo la memoria è una delle parti fondamentali di un computer e ne esistono vari tipi: interne ed esterne al computer.

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