È
risaputo
che fumare fa male
(https://curiosity100.blogspot.com/2017/12/fumare-fa-male.html),
ma esistono
dei metodi
perché si possa fumare di meno.
I
primi metodi che vengono in mente sono quelli di usare dei filtri
oppure bucare le sigarette, ma esistono altri due metodi a costo
completamente zero.
Il
problema del fumo delle sigarette è costituito dal monossido di
carbonio (o condensato). Questa sostanza ha delle molecole talmente
grandi che non riescono ad attraversare gli alveoli polmonari (come
invece avviene per la nicotina) e quindi andare in circolo nel
sangue.
Il
monossido di carbonio si deposita nei polmoni e la prima problematica
che causa è una minore assorbimento di ossigeno. Ecco perché chi
fuma, dopo un certo periodo, ha problemi a fare le scale a piedi ho
incomincia respirare in modo affannoso anche se non è sottosforzo.
Se
si riduce il deposito di monossido di carbonio questi sintomi si
manifisteranno comunque, ma in un lasso di tempo più.
Prima
di continuare è doveroso fare una precisazione: il monossido di
carbonio che un fumatore ha già respirato non può essere rimosso.
Il nostro organismo è in grado di eliminarlo, ma il processo è
molto lungo e richiede svariati anni.
Il
metodo che sto per esporre serve solo e soltanto per inalare meno
monossido di carbonio nel futuro.
Il
segreto per fare ciò risiede nella “tirata”.
Quando
si respira una boccata di fumo si trattiene il fumo per un certo
periodo di tempo e poi lo si espelle. Però non tutto il fumo viene
espulso.
Fate
questa prova: trattenete il fumo per tre secondi e poi espelletelo e
notate quanto può essere denso o rarefatto.
Fate
la stessa cosa trattenendo il fumo per un secondo.
Noterete
che nel primo caso il fumo residuo sarà molto più rarefatto
rispettto al secondo caso.
Questo
si verifica perché la permanenza del fumo nei polmoni è minore e
quindi è minore il deposito del monossido di carbonio.
Quindi
il primo metodo è quello di far durare di meno il tempo di
permanenza del fumo nei polmoni.
Se
ci si abitua, gradualmente, a diminuire il tempo di permanenza del
fumo nei polmoni si possono ottenere dei benefici.
Come
detto tali benefici non saranno quelli di una persona che non fuma o
che ha smesso di fumare, ma la sigaretta sarà sicuramente più
leggera.
Però
bisogna tenere presenti due regole per questo primo metodo possa
funzionare:
- non si deve aumentare la frequenza delle tirate: oltre ad avere giramenti di testa (limitati all'atto del fumare velocemente) alla fine della sigaretta avete inalato lo stesso fumo di prima;
- aumentare la forza della tirata: inalate più fumo del normale e quindi non diminuite il residuo che si deposita nei polmoni.
Se
si tengono presenti queste due regole, come detto prima, si possono
già avere i primi benefici...anche in una settimana.
Un
altro metodo, più efficace del precedente, ma più difficile da
attuare è quello di non inalare il fumo di sigaretta trattenendolo in
bocca.
Chi
fuma il sigaro o la pipa è già abituato a tale pratica. Infatti il
fumo del sigaro e/o della pipa è troppo forte perché possa essere
inalato: se ci si fa caso sia il sigaro che la pipa non hanno il
filtro che hanno le sigarette.
In
questo modo la sigaretta risulterà sicuramente più leggera e i
problemi respiratori che si hanno o rimangono gli stessi o si
accentueranno in un lasso di tempo molto più lungo.
Come
detto questo metodo è di difficile applicazione perché la
tentazione di non inalare il fumo è forte, ma, come in tutte le
cose, basta un po' di forza di volontà e ci si può arrivare.
Per
completezza d'informazione: i fumatori di sigari e di pipa hanno lo
stesso problema fisico dei fumatori di sigarette, ma l'area più
colpite non sono i polmoni, ma la bocca e la lingua e, minor misura,
la gola,
Concludendo
non è possibile eliminare il monossido di carbonio già depositato
nei polmoni di un fumatore, ma è possibile ridurre (quasi fino a
zero) l’aumento del deposito di tale sostanza.
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