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L'atomo




La definizione di atomo e, quindi la sua conoscenza, non è una cosa risalente al 1800, ma risale addirittura ai tempi dell'antica Grecia.
Nell'epoca classica dell'antica Grecia si era ipotizzato che la possibilità di dividere la materia solida in pezzi sempre più piccoli, dovesse arrivare ad un limite il quale non poteva essere oltrepassato. Da qui il termine atomo, ossia non divisibile.
Quello che non accadde durante tale epoca fu l'ipotesi di come dovesse essere formato un atomo.
Ecco che allora entra il scena il chimico inglese John Dalton che nel 1803 dimostrò l'esistenza dell'atomo. Da quella data in poi si è cercato di scoprire come possa essere fatto l'atomo. Purtroppo non è mai stato possibile vedere come è fatto un atomo e mai potrà essere possibile.
Quindi ecco che è stato creato un modello che potesse spiegare determinate osservazioni.
Dalla sua nascita fino ad oggi questo modello ha sempre funzionato perfettamente per cui lo si può considerare reale.
In pratica un atomo è formato da tre particelle:
  • Protoni: particelle dotate di carica positiva con massa pressoché uguale a quella degli elettroni;
  • Neutroni: particelle dotate di carica neutra con massa più piccola dei protoni ed elettroni;
  • Elettroni: particelle dotate di carica negativa con massa pressoché uguale a quella dei protoni.
I protoni e i neutroni formano il nucleo dell'atomo, mentre gli elettroni girano attorno al nucleo: come se si trattasse di un sistema solare.
Il nucleo dev'essere necessariamente formato sia da protoni che da neutroni, perché se quest'ultimi mancassero, i primi si allontanerebbero gli uni dagli altri (due cariche uguali si respingono e due cariche diverse si attraggono). In base a ciò gli elettroni devono avere una certa velocità per poter rimanere in orbita e non precipitare sul nucleo.
Per completezza d'informazione: la precipitazione degli elettroni sul nucleo non si sa a cosa porterebbe. Infatti tale condizione si può raggiungere solo quando la temperatura è a 0° Kelvin (-273° centigradi) cioè allo zero assoluto. Tale temperatura non è possibile raggiungerla perché è un limite fisco (https://curiosity100.blogspot.com/2018/06/cosa-sono-i-limiti-fisici.html ).
Come detto prima non si può riuscire a vedere come è costituto un atomo perché servirebbe un microscopio capace di un ingrandimento eccezionale. I microscopi ottici (dotati solo di lenti) permettono di arrivare solo a determinati ingrandimenti. Per avere degli ingrandimenti superiori servono i microscopi elettronici. Questi forniscono degli ingrandimenti molto alti tramite l'emissione di elettroni. Quindi per poter vedere un atomo si dovrebbe avere un'emissione di qualcosa di molto più piccolo di un neutrone e ciò non esiste.
Una delle caratteristiche dell'atomo è che non sono tutti uguali a seconda della materia.
La materia è suddivisa in elementi e composti. Gli elementi sono quelle sostanze costituite da atomi della stessa natura, mentre i composti sono quelle sostanze costituite da atomi di natura diversa.
Ad esempio il rame è un elemento mentre l'ottone è un composto (una lega di rame e zinco).
Tutti gli elementi sono raggruppati in una tavola chiamata “tavola periodica degli elementi” o, semplicemente visto che non ne esistono altre, “tavola periodica”.
Tale tavola è lo schema con cui sono ordinati gli elementi e fu ideata dal chimico russo Dimitrij Janiovič Mendeleev nel 1869.
Gli elementi iniziali erano 112, ma successivi studi hanno portato il loro numero a 118.
L'ordinamento degli elementi chimici non può essere fatto in base all'alfabeto perché ogni lingua ha il suo termine: in italiano esiste l'azoto e in inglese si chiama nitrogen quindi ecco che cambia l'ordine alfabetico.
Allora si è scelto (e lo fece lo stesso Mendeleev) di ordinare i vari elementi a seconda del loro numero atomico.
Questo numero è quello dei protoni.
Un'altra caratteristica dell'atomo è che il numero dei protoni dev'essere uguale a quello degli elettroni perché essi non vengano rilasciati, ma il numero dei neutroni invece è diverso.
Inoltre non esiste un valore percentuale fisso per determinare il numero dei neutroni. Infatti, per calcolare tale numero si deve possedere il numero atomico (numero dei protoni) e il numero di massa (peso atomico).
Tutti e due le indicazioni si trovano sulla tavola periodica: il primo in alto sopra il simbolo dell'elemento e il secondo sotto il simbolo dell'elemento.
A questo punto basta sottrarre il numero atomico dal numero di massa ed il gioco è fatto. Ad esempio il ferro (Fe) ha un numero atomico pari a 26 e un numero di massa pari a 55,845 (in questo caso si approssima sempre per difetto e quindi diventa 55). Eseguendo la sottrazione 55-26 si ottiene 29. Quindi i neutroni in un atomo di ferro sono 29.
Una particolarità è data dall'atomo di idrogeno (H) che ha il numero atomico pari a 1 ed è, quindi il primo elemento della tavola periodica. Esso è l'unico elemento che non ha neutroni: essendo composto da un solo protone (quindi anche da un solo elettrone) non ha bisogno di neutroni.
Un'altra caratteristica dell'atomo che si è scoperta da parte del fisico Enrico Fermi è che ci sono determinati elementi (l'uranio con il simbolo U non è l'unico, ma è il più utilizzato) che possono essere divisi colpendo il nucleo con un elettrone. Da tale divisione viene generata moltissima energia che se non controllata porta ad una grande esplosione chiamata esplosione atomica (https://curiosity100.blogspot.com/2017/11/bomba-atomica-o-bomba-nucleare.html) le cui conseguenze sono devastanti.
Quindi la convinzione che l'atomo fosse indivisibile fu smentita con la creazione della pila atomica (la bomba atomica fu un'evoluzione).
Infine, per completezza d'informazione, c'è da dire che oltre alla fissione nucleare (il procedimento base della pila atomica) esiste anche la fusione nucleare. Essa prevede che un certo numero di atomi di un certo elemento si fondano per formare un altro elemento. In pratica quello che avviene nel nostro sole: quattro atomi di idrogeno si fondono per formare un atomo di elio. Le caratteristiche di questo fenomeno sono la generazione di molta più energia rispetto a quella della fissione, la totale assenza di radioattività e la difficoltà di poterla creare: servono determinate temperature molto alte che si potrebbero raggiungere con l'esplosione di una bomba atomica di una certa potenza (https://curiosity100.blogspot.com/2017/11/quali-eventi-si-creano-dopo.html ).
Concludendo, l'atomo è composto di protoni, neutroni ed elettroni è il numero totale degli elementi è di 118.

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