Tutti
sanno o dovrebbero sapere che è buona educazione coprirsi la bocca
con una mano durante uno sbadiglio.
Questo
è quello che c’è scritto sul galateo, ma questa regola è di
“recente” introduzione.
Infatti
le origini di tale gesto sono risalenti al medioevo e fanno
riferimento all’anima.
Però
ci sono due teorie (abbastanza simili tra loro) sulle origini di tale
gesto.
Nello
specifico la prima teoria prevede la credenza popolare che
il demonio potesse infilarsi dentro il corpo di una persona in forma
di aria e portargli via l’anima. Se ci si copriva la bocca con
tutte e due le mani, anche con una sola mano, tale pericolo era
scongiurato.
Sempre
seguendo questa credenza, quando era un neonato a sbadigliare era un
gesto scaramantico mettere le proprie dita sulla sua boccuccia.
La
seconda teoria invece prevede che l’anima potesse uscire dal corpo
durante lo sbadiglio. Sempre per tale motivo era “d’obbligo”
coprirsi la bocca al fine di sventare tale spiacevole episodio.
È curioso notare che da tale credenza è nato anche il gesto di
spargere del sale che, sempre nella tradizione popolare, è simbolo
di posterità e amuleto contro demoni e streghe.
Tale
credenze sono poi morte ed è rimasto solo il gesto come educazione.
Però
cosa è esattamente lo sbadiglio?
Nonostante
l’uso comunissimo di questo gesto non sono mai stati fatti degli
studi approfonditi.
Un
trattato abbastanza completo fu scritto nel 1941 da uno studioso
tedesco.
Esso
aveva individuato quattro tipi di sbadigli:
-
lo sbadiglio di fatica: esso viene utilizzato dal nostro cervello per aumentare la presenza di ossigeno nel sangue, quindi per rivitalizzare il nostro corpo in seguito ad un grande sforzo fisico o psichico oppure, più frequentemente, alla fine di una giornata stancante;
-
lo sbadiglio del risveglio: anche esso viene usato per aumentare il livello di ossigeno nel sangue. In questo caso l’ossigeno è necessario ai muscoli e non solo, per uscire dalla condizione di torpore e tornare attivi al 100%;
-
lo sbadiglio di fame: in questo caso l’ossigenazione del sangue non centra nulla e neanche la volontà. Infatti tale gesto viene provocato da contrazioni della muscolatura addominale dovute appunto alla sensazione di fame;
-
lo sbadiglio psichico: in questo caso serve per ridurre la frequenza respiratoria e quindi l’ossigenazione del sangue in quanto non ne serve una grande quantità al cervello. Uno stato psicologico che porta ad una cosa del genere è la noia. Quando si è annoiati al nostro cervello non serve molto ossigeno perché le informazioni che gli vengono fornite e/o che recepite non sono “degne” di un’eccessiva analisi.
Da
allora in poi sono stati effettuati altri studi e altri esperimenti
che non hanno fatto altro che confermare la suddivisione del 1941 dei
vari sbadigli.
Concludendo
l'origine dello sbadiglio ha due teorie collocate nel medioevo
riguardante l’anima. Il motivo per cui facciamo tale gesto può
essere per stanchezza, per svegliarsi, per fame o per scarso
interesse.
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