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Il gorgo del lavandino


A quanti di voi è capitato di riempire il lavandino del bagno di acqua e poi, mentre si svuota, notare che si forma un gorgo (o mulinello che dir si voglia)?

Sicuramente a tutti.

Ma come mai si assiste a questo evento? La spiegazione è abbastanza semplice.

Il nostro pianeta, oltre a ruotare intorno al sole, ruota anche attorno al proprio asse: questo fenomeno spiega l’alternarsi del giorno e della notte.

Ruotando si creano due forze: la forza centripeta e la forza apparente centrifuga.

La forza centripeta tende a trattenere il corpo che ruota verso il centro da cui tale forza si origina, mentre la forza centrifuga è l’esatto contrario.

Però quest’ultima non esiste. Infatti, se esistesse, un qualsiasi corpo tenderebbe ad andare nella direzione opposta alla forza centripeta, quindi dalla parte diametralmente opposta al centro.

Invece si nota che tale corpo tende ad andare per la tangente: quindi ad un angolo di 90° anziché di 180°.

Mi spiego con un piccolo esempio. Supponiamo di legare una corda attorno ad un sasso e di cominciare a farlo roteare. Durante la rotazione, la forza centripeta è rappresentata dalla corda, mentre la forza apparente centrifuga dalla velocità della rotazione stessa.

Nel momento in cui lasciamo andare la corda (quando, ad esempio, il sasso punta verso terra), questo dovrebbe, se esistesse la forza centrifuga, andare verso terra (quindi la sua traiettoria formerebbe un angolo di 180° con la corda).

Invece si nota che il sasso segue una traiettoria parallela al terreno (quindi la traiettoria forma un angolo di 90° con la corda). Questa traiettoria si chiama “tangente” ed essa è creata dalla forza apparente centrifuga.

Tornando alla questione del gorgo nel lavandino, esso si forma quando una certa massa di acqua scorre verso il basso.

La Terra, roteando su stessa ad una certa velocità, ha la forza sufficiente per far muovere questa massa d’acqua verso la propria tangente. Ora, visto che le pareti del lavandino hanno una resistenza molto più alta rispetto alla massa d’acqua, e visto che l’acqua sta colando nel tubo di scarico, ecco che si forma il mulinello.

Una cosa da menzionare è che tale fenomeno è osservabile sia al di sopra dell’equatore che al di sotto dell’equatore: la differenza è solo nel verso.

Infatti, nella parte superiore dell’equatore il mulinello ha una rotazione in senso orario, mentre al di sotto dell’equatore la rotazione è in senso antiorario.

Il motivo di questa particolarità è dovuto al fatto che la Terra è rotonda. Se fosse piatta il verso sarebbe lo stesso in qualsiasi punto.

Un’altra cosa da notare è che più ci si sposta verso i poli e più tardi si forma il mulinello: la massa d’acqua che si riesce a spostare è minore.

Ciò è dovuto sempre al fatto che più ci si avvina ai poli è più ci si avvicina al fulcro della rotazione, quindi la forza apparente centrifuga diminuisce.

Riprendendo l’esempio del sasso, supponiamo che la corda sia lunga un metro e supponiamo di legare un sasso ad una estremità della corda, ed un secondo sasso a metà della corda. Tutti e due i sassi dovranno compiere una rotazione completa nello stesso tempo, ma il primo sasso dovrà percorrere una distanza (circonferenza) maggiore rispetto al secondo e quindi, se il tempo dev’essere uguale, anche la velocità dovrà essere maggiore.

Come abbiamo detto, la velocità è la forza apparente centrifuga quindi se questa è più debole, anche la massa d’acqua dovrà essere minore.

In teoria, arrivando esattamente al centro di uno dei due poli, l’acqua scenderebbe senza nessuna rotazione.

Invece più ci si avvicina all’equatore e prima il mulinello si forma: la massa d’acqua è maggiore.

A questo potrebbe nascere una domanda; ma i mulinelli che si formano nei laghi e nel mare a cosa sono dovuti?

In quel caso, il fenomeno è legato a due correnti d’acqua che si incontrano: se le temperature sono molto differenti, si forma un mulinello perché l’acqua fredda tende ad andare verso il basso e l’acqua calda verso l’alto. È lo stesso principio delle trombe d’aria anche se lì si parla di aria.

Un’ultima osservazione da fare è che il mulinello del lavandino è un ottimo indicatore dello stato di pulizia del vostro scarico. Infatti, come detto prima, il mulinello si forma solo quando l’acqua va nel tubo di scarico ad una certa velocità. Quindi più le tubature sono sporche (ostruite), minore sarà l’acqua che va nello scarico, maggiore sarà il tempo impiegato perché il lavandino si svuoti e minore saranno i mulinelli che si formano...se si formano. In teoria, appena il mulinello non si forma, è il caso di pulire lo scarico, anche con un semplice sturalavandino di gomma.

Concludendo, il mulinello che si forma nel lavandino pieno d’acqua quando lo si svuota, è legato, semplicemente, alla rotazione terrestre. Inoltre, è un ottimo indicatore di pulizia delle tubature: più tardi si forma (se si forma) più le tubature sono sporche.


ATTENZIONE: per problemi tecnici non imputabili al sottoscritto chiedo a tutti i lettori di inserire solo commenti di apprezzamento o di non apprezzamento che non necessitano di risposta. Commenti che invece necessitano di risposta sarei grato se me li inviaste via mail (paolopaciaroni72@yahoo.com) o via WhatsApp al numero (+39) 3518518116.

Ciò è dovuto al fatto che non mi è possibile rispondere sul blog.

Grazie.


Commenti

  1. Grazie, complicato. Rileggerò’ finché non mi è chiaro

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