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Si può usare il 100% del cervello umano?



Molte persone pensano che noi usiamo circa il 10% del nostro cervello, ma ciò non è assolutamente vero ed è stato dimostrato scientificamente.
Prima dimostrare la non verità di questa teoria è normale chiedersi da dove possa provenire una notizia del genere.
Purtroppo non esistono fonti certe di chi sia stato a mettere in giro questa voce. Alcune persone affermano che sia stato Albert Enistein a dire una cosa del genere, ma ciò è solo un'altra grandissima falsità.
Nonostante tutto, però, questa idea ha fatto presa nella maggior parte della gente.
Ora vediamo come mai tale idea non sia vera.
Il neuroscienziato Barry Beyersterin ha stilato sette punti per cui non può essere vero che noi sfruttiamo solo il 10% del nostro cervello.
Vediamo quali sono questi punti:
  1. Studi dei danni al cervello. Se, normalmente, il 90% del cervello fosse inutilizzato, eventuali danni, dovuti ad un qualsiasi trauma, in queste aree non avrebbero alcun effetto sull'individuo. Invece si è visto che se un area del cervello risulta danneggiata (anche se l'area è molto piccola) si possono produrre gravi effetti di tipo motorio e/o di tipo cognitivo.
  2. Evoluzione: il nostro cervello pur rappresentando solo il 2% dell'intera massa del nostro corpo assorbe il 20% del fabbisogno energetico di una persona. Se ne utilizzassimo realmente solo il 10% allora l'essere umano ne ricaverebbe un grande vantaggio, in termini di sopravvivenza della specie, nel possedere un cervello molto più piccolo. L'evoluzione avrebbe eliminato già da tempo tutto o quasi quel famoso 90% non utilizzato: molte parti del nostro corpo sono state modificate, in meglio o peggio, nel corso dell'evoluzione. Invece l'homo sapiens ha sempre avuto la stessa massa cerebrale.
  3. Immagini di tomografie cerebrali. Attualmente esistono delle tecnologie come la tomografia a emissione di positroni e la risonanza magnetica funzionale che permettono di monitorare le attività del cervello. Questi monitoraggi hanno rivelato che tutte le varie parti del cervello sono in funzione anche durane il sonno oltre che nello stato di veglia.
  4. Localizzazione delle funzioni. Anche se il nostro cervello è costituito da una singola massa, esistono della aree ben distinte per le varie funzioni sia motoria che cognitive. Decenni di ricerche su queste aree hanno permesso di avere una mappatura completa del nostro cervello e non esiste nessun area inutilizzata; tutte le varie aree sono associate ad una determinata funzione.
  5. Analisi microstutturale. Oltre alle immagini tomografiche cerebrali esistono dei metodi di indagine basate su elettrodi microscopici inseriti nel cervello. Questi elettrodi permettono di monitorare sia l'attività di piccolissimi gruppi di cellule e sia l'attività di un singolo neurone. Queste tecniche avrebbero rilevato se il 90% dei neuroni non fosse utilizzato...ovviamente non hanno rilevato nulla del genere.
  6. Studi metabolici. Il nostro cervello come tutte le altre parti del nostro corpo dev'essere nutrito. Il nutrimento comporta un certo metabolismo. Se solo il 10% del nostro cervello fosse utilizzato non potrebbe avere un metabolismo così alto e così uniforme (se vogliamo considerare il cervello un insieme di varie aree ognuna destinata ad una funzione anziché come un unico organo).
  7. Decadimento neuronale. Le cellule cerebrali non utilizzate tendono al decadimento: è un fatto naturale. Se il 90% del nostro cervello non fosse utilizzato una semplice autopsia rileverebbe questo decadimento...ovviamente ciò non è mai avvenuto.
Ovviamente tutto ciò è vero solo nei soggetti sani: per chi presenta malformazioni cerebrali (per un qualsiasi motivo) si deve fare un discorso diverso e che comunque non rientra nell'argomento trattato.
A questo punto una domanda del tutto legittima potrebbe essere: se tutti utilizzano il 100% del cervello perché non si è tutti intelligenti allo stesso modo e non abbiamo tutti la stessa memoria?
È molto semplice rispondere: sia l'intelligenza che la memoria non dipendono unicamente dai neuroni usati, ma, sopratutto dalle sinapsi. Queste sono dei collegamenti che i neuroni creano all'occorrenza e sono superiori ai neuroni in maniera esponenziale.
Infatti basti pensare che due neuroni hanno una sola sinapsi, tre neuroni ne hanno tre, mentre quattro ne hanno sei, ecc. Questo se utilizzassimo la stessa sinapsi in tutte e due le direzioni, cosa che non accade nella realtà. Nella realtà si utilizzano una sinapsi per ogni direzione, quindi, riprendendo l'esempio precedente, tra due neuroni ci sono due sinapsi, tra tre neuroni ci sono sei sinapsi, tra quattro neuroni ci sono dodici sinapsi, ecc.
Oltre a questo c'è da tener presente che le varie sinapsi non sono per uguali per tutti i cervelli.
A seconda degli stimoli esterni che il cervello riceve crea sinapsi diverse e quindi collega un numero variabile di neuroni e non vengono collegati gli stessi neuroni in due cervelli differenti.
Da queste informazioni è abbastanza semplice comprendere come mai sia l'intelligenza che la memoria non sono uguali in tutti gli esseri umani.
Per questo ci sono alcuni Enistein, alcuni Pico della Mirandola, alcuni che non arrivano a comprendere ragionamenti molto semplici, ecc.
Nei primi casi le sinapsi sono moltissime, mentre nell'ultimo caso le sinapsi sono enormemente di meno.
Il motivo di questa differenza è da ricercarsi nella quantità di studio e nel metodo di studio utilizzato (per maggiori informazioni leggere l'articolo https://curiosity100.blogspot.com/2018/06/tecniche-di-memorizzazione.html).
In definitiva la teoria che noi utilizziamo solo il 10% del nostro cervello non assolutamente vera: noi utilizziamo il 100% del nostro cervello e l'intelligenza e la memoria non dipendono da questo.

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