Si
dice che la saggezza di un popolo sia nei proverbi o che i proverbi
siano la saggezza di un popolo.
Ciò
può essere vero soltanto in alcuni casi. Infatti molti proverbi
provengono da osservazioni dirette di determinati fenomeni, ma non è
detto che corrispondano sempre a verità.
Però
è certo che i proverbi fanno parte della tradizione di un popolo e
ne costituiscono una parte fondamentale della loro cultura e della
loro tradizione folcloristica.
Per
questo ho voluto creare questa raccolta di oltre 1400 tra proverbi e
modi di dire italiani.
Ho
cercato di essere il più completo possibile, ma sono aperto a voler
integrare uno o più proverbi suggeriti dagli utenti nei commenti o,
se si preferisce, in forma privata tramite mail o WhatsApp (per
maggiori info leggere la presentazione del blog nella pagina in alto
a sinistra).
La
raccolta è suddivisa in tre sezioni: proverbi e modi di dire
generali, proverbi modi di dire sui mesi, proverbi modi di dire sui
santi e proverbi modi di dire latini. Su quest'ultima sezione ci
tengo a precisare che moltissimi proverbi che oggi utilizziamo erano
in origine latini (la lingua dei nostri avi). Per questo ho voluto
inserire questi proverbi, ma tutti con la debita traduzione
Ho
volutamente tralasciato i proverbi dialettali per due motivi:
- essendo in dialetto risultano comprensibili solo per quella regione o zona:
- esiste il loro equivalente in italiano e spesso sono stati presi dall'italiano e tradotti in dialetto per comodità di pronuncia.
Avvertenza:
vista la vastità dell'argomento si consiglia di utilizzare la
funzione di ricerca tramite parola chiave (la lente di ingrandimento
nella pagina in alto a destra).
PROVERBI
E MODI DI DIRE GENERALI
Chi acquista bene vende
bene
L'affare è nell'acquisto
La vita dell'adulatore
poco tempo sta in fiore
Bocca degli adulatori
sepolcro aperto
L'adulatore ha il miele
in bocca e il fiele nel cuore
Adulatori e parassiti son
come i pidocchi
E' meglio un aiuto che
cento consigli
Ogni aiuto è buono
A sé l'aiuto nega chi ad
altri lo nega
Amare e non essere amato
è tempo perso
Ama chi t'ama e rispondi
a chi ti chiama
A chi s'ama si crede
Chi ama, teme
Se vuoi che uno t'ami,
fai che ognor ti brami
Chi ama il ver non vede
Chi non ama non ha cuore
Chi trova un amico trova
un tesoro
Al bisogno si riconosce
l'amico
Gli amici si riconoscono
nel momento del bisogno
L'amico certo si
riconosce nell'incerto
Chi è misero mendico,
provi tutti e poi l'amico
Vale più un amico che
cento parenti
Un nemico è troppo, e
cento amici non bastano
Chi offende l'amico non
lo risparmia al fratello
Chi vuol conservare un
amico, osservi tre cose: l'onori in presenza, lo lodi in assenza,
l'aiuti nei bisogni
E' male amico chi a sé è
nemico
I veri amici sono come le
mosche bianche
L'amico non è conosciuto
si quando non è perduto
Chi vuole amici assai, ne
provi pochi
Dove due amici si
incontrano, Dio gli fa da terzo
L'amico deve essere come
il denaro
Amico di ventura, molto
briga e poco dura
Amico e vino vogliono
essere vecchi
Contro Amore non v'è
consiglio
Chi soffre per amor, non
sente pene
Il primo amore non si
scorda mai
I primi amori sono i
migliori
Crudeltà consuma amore
Ogni amore ha la sua
spesa
Scalda più amore che
mille fuochi
Non c'è amore senza
amaro
Nella guerra d'amore
vince chi fugge
L'amore è cieco
Se ne vanno gli amori e
restano i dolori
Amor nuovo va e viene,
amore vecchio si mantiene
Amore e signoria non
soffron compagnia
Grande amore, grande
dolore
L'amore a nessuno fa
onore e a tutti fa dolore
L'amore di carnevale
muore in quaresima
L'amore del soldato non
dura che un'ora: dove egli va trova la sua signora
Raglio d'asino non arrivò
mai in cielo
Un asino trova sempre un
asino che lo ammira
Val più un asino vivo
che un dottore morto
Chi asino nasce, asino
muore
L'orzo non è fatto per
gli asini
L'asino dov'è cascato
una volta non ci casca più
L'asina col puledrino,
non va dritta al mulino
L'asino quando ha
mangiato la biada, tira calci al corbello
L'avaro è come il porco
è buono dopo morto
L'avaro più che possiede
più è mendico
L'avaro è procuratore
dei suoi beni e non signore
Molti soffrono per
necessità, ma l’avaro per volontà
L'avaro accumula con
sudore ciò che dovrà lasciare con dolore
L'avaro è come l'asino
che porta il vino e beve l'acqua
L'avaro spende più che
il liberale
Dio ha dato per penitenza
all'avaro che né del poco né dell'assai si contenti
L'avaro buono è l'avaro
del tempo
L'importuno vince l'avaro
Chi non ha, non è
Chi poco ha, poco dà
Non si ha se non quello
che si gode
Dal sapere vien l’aver
Non c'è avere che voglia
sapere
Per ben parlare e assai
sapere, non sei stimato senza l'avere
L'avere non è solamente
di chi l'ha
Bacio di bocca spesso
cuor non tocca
Quando uno è in ballo,
deve ballare
Chi non vuol, ballare non
vada alla festa
Si balla bene sulla sale
degli altri
Mal si balla se dal cuore
non viene
Gallo senza cresta è un
cappone, uomo senza barba è un minchione
Donna barbuta coi sassi
la saluta
Donna barbuta sempre
piaciuta
Donna baffuta sempre
piaciuta
Poca barba e men colore,
sotto il ciel non è il peggiore
La barba non fa il
filosofo
Bellezza di corpo non è
eredità
Non è bello ciò che è
bello, ma è bello ciò che piace
Bellezza è come un fiore
che nasce e presto muore
La bellezza non si mangia
Molte volte la bellezza
più adorabile si unisce alla sciocchezza più insopportabile
La bellezza ha belle
foglie, ma il frutto amaro
Se unita non è alla
saggezza, dono assai funesto è la bellezza
Parlar bene e razzolar
male
Bella testa è spesso
senza cervello
Bella in vista, dentro è
trista
A donna di gran bellezza
dalle poca larghezza
Bellezza senza bontà è
come vino svanito
La bellezza senza la
grazia è un amo senza l'esca
Onestà e gentilezza
sopravanza ogni bellezza
Le bestemmie fanno come
le processioni
Il ben d'un anno se ne va
in una bestemmia
Non metter bocca dove non
ti tocca
Bocca chiusa e occhio
aperto, non fece mai nessuno deserto
Una testa savia ha la
bocca chiusa
In bocca chiusa non cade
pera
La bocca non paga gabella
I saggi hanno la bocca
nel cuore, e i matti il cuore in bocca
Piuttosto cappello in
mano, che mano nella borsa
Non mostrar mai né il
fondo della tua borsa né del tuo animo
Le bugie son lo scudo dei
dappoco
Le bugie hanno le gambe
corte
Le bugie non invecchiano
Una bugia tira l'altra
La bugia è come una
valanga, più rotola più s'ingrossa
La barba non è bella se
non è fatta a tempo
Burlando si dice il vero
Burla con danno, non
finisce l'anno
Non v'è peggior burla
che la vera
Chi tem il cane si
assicura dal morso
Cane mogio e cavallo
desto
Can che abbaia non morde
Cane vecchio non abbaia
invano
Cane amoroso, cane
velenoso
Cane non mangia cane
Chi tocca il can che
giace ha qualcosa che non gli piace
I cani abbaiano a chi non
conoscono
Chi va a caccia senza
cani, torna a casa senza lepri
Non si possono
raddrizzare le anche ai cani
Tante volte si tira il
cane per fare insulto al padrone
A cattivo cane, corto
legname
Il cane in chiesa fu
sempre il mal venuto
Guardati da can rabbioso
e uomo sospettoso
La rabbia è tra cani
Can ringhioso e non
forzoso, guai sulla sua pelle
Tristo quel cane che si
lascia prendere la coda in mano
Il cane rode l'osso
perché non lo può inghiottire
Carestia prevista non
venne mai
Carestia fa dovizia
In tempo di carestia pan
vecciato
Chi ha carità, carità
aspetti
Chi fa carità è ricco e
non lo sa
Carità unge e peccato
punge
La carità consola chi la
fa
Per carnevale ogni
scherzo vale
Il carnevale al sole, la
Pasqua al fuoco
La casa e la moglie si
godono più d'ogni altra cosa
Casa senza abitanti, nido
di topi
Chi vuol la casa monda,
non tenga mai colomba
Chi non cura la sua
magione, non è uomo di ragione
Ognuno è re a casa sua
Tutto fai, ma la casa con
due porte mai
Casa che ha il buon
vicino, val più qualche fiorino
Cavallo che inciampa e
non cade è buon segnale
Cavallo bianco e donna
bella non è mai senza martello
Cavallo e cavalla
cavalcali sulla spalla; asino e mulo, cavalacali sul culo
Uomo a cavallo, sepoltura
aperta
Il cavallo tanto va tanto
vale
Caval restio, fallo con
Dio
Cavallo scappato, da sé
si castiga
Comprar cavalli e tor
moglie; serra gli occhi e raccomandati a Dio
Femmine, vino e cavallo,
mercanzia di fallo
Se il cavallo è buono e
bello non guardar razza o mantello
Chi non ha travagli,
tenga dei cavalli
La sferza al cavallo, la
cavezza all'asino
Buon cavallo e mal
cavallo vuole sprone
Al cavallo, biada e
strada
Né cavallo, né moglie,
né vino non li lodare a nessuno
Chi sta in cervello più
di un’ora è pazzo
Non perde il cervello se
non chi l'ha
Con poco cervello si
governa il mondo
Le chicchere non fanno
farina
Le ciance riescono lance
In chiesa e in mercato
ognuno è licenziato
In chiesa e in mercato
non andare mai accompagnato
Vicino alla chiesa,
lontan da Dio
Molti si fanno coscienza
di sputare in chiesa, e poi cacano sull'altare
In chiesa per devozione,
alla guerra per necessità
E' buon comprare quando
altri vuol vendere
A chi compra non bastano
cento occhi; a chi vende ne basta uno solo
Il comprare insegna a
spendere
Non comprare da chi si fa
pregare
Tristo a quel consiglio
che non ha sconsiglio
Consiglio veloce,
pentimento tardo
Il tempo dà consiglio
Dei secondi consigli son
piene le case; e dei primi ve n'è carestia
Consiglio di due non fu
mai buono
Consiglio di vecchio non
rompe mai la testa
I consigli e il villano
prendili alla mano Il consiglio non va lodato, ma seguito
Sotto consiglio non
richiesto gatta ci cova
Ogni pazzo vuol dar
consiglio
Dono di consiglio vale
più che d'oro
Uomo nasuto di rado
cornuto
Chi le porta è l'ultimo
a saperle
Chi guarda alla moglie
del compagno, cozza con le corna degli altri
Poca scienza e molta
coscienza
La coscienza è come il
solletico. Chi lo cura e chi no
La coscienza vale mille
prove
La coscienza vale per
mille accusatori e per mille testimoni
Molti fan prima la roba e
poi la coscienza
Al cuor non si comanda
Il cuore è il primo che
vive e l’ultimo che muore
Se occhio non mira, cuor
non sospira
Quel che occhio non vede,
cuore non crede
Mano fredda, cuor sincero
Il cuore non sbaglia
Il cuore ha le sue
ragioni e non intende ragione
Lontan dagli occhi,
lontan dal cuore
Ogni cuore ha il suo
dolore
Alla vista si conosce il
cuore
Chi non ha debiti è
ricco
I debiti e i peccati
crescono sempre
I debiti non si scordan
mai
Uomo indebitato, ogni
anno lapidato
Oggi creditore, domani
debitore
I debiti dei poveri fanno
gran fracasso
Chi ha denari da
recuperare, molte gite ha da fare
I danari sono il secondo
sangue
I danari stan sempre con
la berretta in mano
I danari vengono al passo
e se ne vanno via al galoppo
Uomo senza quattrini è
un morto che cammina
Chi ha quattrini ha tutto
Chi ha quattrini non ha
il cuore
I soldi non danno la
felicità
Denari e santità, metà
della metà
I denari cavano le voglie
I denari vanno e vengono
Il denaro è un buon
servo ed un cattivo padrone
La pecunia se la sai
usare è ancella: se no, è donna
Pochi denari e molto
onore
Armi e denari vogliono
buone mani
Il diavolo fa le pentole,
ma non i coperchi
Il diavolo dove non può
mettere il capo, mette la cosa
Il diavolo è sottile e
fila grosso
Di' una volta alla donna
che è bella e il diavolo glielo ripeterà dieci volte
Tre D rovinan l’uomo:
diavolo, denaro e donna
Con la fatica delle feste
il diavolo ci si veste
Un mazzo di carte è il
breviario del diavolo
Il diavolo non è brutto
quanto si dipinge
Se il diavolo trova un
vizioso, subito gli dà da fare
Il diavolo è padre della
menzogna
Quando il diavolo prega,
tien d'occhio una preda
Il diavolo, quando è
vecchio, si fa frate
La farina del diavolo va
tutta in crusca
Il diavolo presta i
danari per 25 anni al più
Il diavolo può tentare,
ma non precipitare
Un diavolo scaccia
l'altro
La donna ne sa un punto
più del diavolo
Dove si gioca, il diavolo
si trastulla
Il diavolo non sta sempre
in un luogo
Il diavolo non litiga mai
solo
Non rammentare la croce
al diavolo
Il diavolo è cattivo
perché è vecchio
Della superbia dei poveri
il diavolo se ne netta il sedere
Non bisogna fare il
diavolo più nero di quello che non è
I mezzani sono i pidocchi
del diavolo
Diavol reca e diavol
porta
Il diavolo la fa e poi la
palesa
Chi si è imbarcato col
diavolo, ha a passare in sua compagnia
Nella cassa dell'avaro il
diavolo vi giace dentro
Avere il diavolo
nell'ampolla
Un demonio non fa inferno
Alla porta chiusa il
diavolo volta le spalle
Quando i furbi vanno in
processione, il diavolo porta la croce
Per esser ricco, bisogna
avere un parente a casa del diavolo
La mano tira e il diavolo
porta
Le disgrazie non si
comprano al mercato
Le disgrazie sono come le
tavole degli osti
Disgrazie e spie son
sempre pronte
Le disgrazie non vanno
mai sole
Le disgrazie sono come le
ciliegie
Di dolore non si muore,
ma d'allegrezza si
I gran dolori sono muti
Il piacere non ha
famiglia e il dolore ha moglie e figli
Donare è onore, pregare
è dolore
Non sa donare chi tarda a
dare
Chi dona il dono, il
donator disprezza
Quando il povero dona al
ricco, il diavolo se la ride
Da chi ti dona guardati
E' buon donare la cosa
che non si può vendere
Chi disse donna disse
guai
Abbi donna di te minore,
se vuoi essere signore
Di dolore non si muore,
ma d'allegrezza si
I gran dolori sono muti
Il piacere non ha
famiglia e il dolore ha moglie e figli
Donare è onore, pregare
è dolore
Non sa donare chi tarda a
dare
Chi dona il dono, il
donator disprezza
Quando il povero dona al
ricco, il diavolo se la ride
Chi donne pratica,
giudizio perde
La donna ha più capricci
che ricci
La donna oziosa non può
essere virtuosa
Dal mare sale e dalla
donna male
Donna buona vale una
corona
Donna che per amor si
piglia, si tenga in briglia
Donna vecchia, donna
proverbiosa
Donna e buoi dei paesi
tuoi
Donne, asini e noci
vogliono le amni atroci
Donne e sardine sono
buone piccoline
Donna prudente è una
gioia eccellente
Dove la donna domina e
governa, ivi sovente la pace non sverna donna specchiante, poco
filante
La donna, il fuoco e il
mare fanno l’uomo pericolare
La donna sa dove nasce e
non sa dove muore
Le buone donne non hanno
né occhi né orecchi
Le donne s'attaccano
sempre al peggio
Le donne sono sante in
chiesa angeli in strada, diavole in casa, civette alla finestra e
gazze alla porta
Se le donne fossero
d’oro, non varrebbero un quattrino
Acqua, fuomo e mala
femmina cacciano la gente di casa
Donna che ha molti amici,
ha molte lingue mordaci
Donna che ti stringe e le
braccia al collo ti cingem poco t'ama e molto finge, e infine ti
brucia e ti tinge
Donna, padella e lume
gran consumo
Donna savia e bella è
preziosa anche in gonnella
Donna pregata nega,
trascurata prega
Dove donna domina, tutto
si contamina
Donne e oche tienne poche
Donne danno, fanno gli
uomini e li disfanno
Fiume, grondaia e donna
parlatore mandan l'uom di casa fuora
Chi dorme non piglia
pesci
Chi ha da fare non dorme
Chi ben dorme non sente
le pulci
Chi dorme non pecca
Dov'entra la dote, esce
la libertà
Dote di donna non
arricchì mai casa
Gran dote, gran baldanza
Chi ha le buche nelle
gote si marita senza dote
Le belle senza dote
trovano più amanti che mariti
L'elemosina non fa
impoverire
L'elemosina è fatta bene
anche al Diavolo
L'elemosina mantiene la
casa
L'elemosina si fa con la
borsa e non con il bossolo
Chi fa l'elemosina,
presta e non dona
All'uomo elemosiniero
Iddio è tesoriero
Gli errori de' medici
sono ricoperti dalla terra, quelli dei ricchi dai danari
Errare è umano,
perseverare è diabolico
Non c'è uomo che non
erri, né cavallo che non sferri
Chi tenta di scusare un
errore, erra un’altra volta
Sbaglia il prete
all'altare e il contadino all'aratro
Non tutte le ciambelle
riescono col buco
Chi favella, erra
Contano più gli esempi
che le parole
Gli esempi vivi spiegano
le regole morte
I cattivi esempi fanno
finire gli uommini sulla forca
I cattivi esempi si
imitano facilmente, quelli buoni difficilmente
Chi non fa prima, fa dopo
Chi non fa quando può,
non fa quando vuole
Cosa fatta, capo ha
E' meglio fare una cosa
che desiderarla Fatta
Fa' oggi quello che devi
fare domani
Val più una cosa fatta
che sento da fare
Val più uno a fare che
cento a comandare
Le disgrazie non si
comprano al mercato
Le disgrazie sono come le
tavole degli osti
Disgrazie e spie son
sempre pronte
Altro è dire, altro è
fare
Tra il dire e il fare c'è
di mezzo il mare
Fattore nuovo, tre di
buono
Fammi fattore, un anno,
se sarò povero mio danno
Cento scrivani non
guardano un fattore e cento fattori non guardano un contadino
Chi non ha fede non ne
può dare
Chi perde la fede,
nessuno gli crede
L'amore e la fede
dall'opere si vede
Quattrini e fede, meno
che non si crede
Figlie da maritare,
fastidiose da governare
Figlie, vigne e giardini,
guardale dai vicini
Figliuole e frittelle,
quante più ne fa, più vengon belle
Tre figlie e una madre,
quattro diavoli per un padre
Una figlia, una
meraviglia
Con una figliola si fanno
due generi
Figlio troppo accarezzato
non fu mai bene allevato
Accasa il figlio quando
vuoi e la figlia quando puoi
Chi disse figliuoli disse
duoli
Chi ha figliuoli tutti i
bocconi non sono suoi
Chi non ha figliuoli non
sa che sia amore
Chi ha un figliuolo solo
lo fa matto; chi ha un porco, lo fa grasso
Figli piccoli fastidi
piccoli, figli grandi fastidi grandi
Chi ha figli grandi fuori
li mandi
Dove vi sono figliuoli
non vi è né parenti né amici
Figliuoli e lenzuoli non
sono mai troppi
Figli d'un ventre non
tutti d'una mente
Pan di figliuoli, pan di
duoli
Figliuoli piccoli dolor
di testa, fanciulli grandi dolor di cuore
Figlio senza dolore,
madre senza amore
Figliuoli matti, uomini
savi
Alleva i figli poveretti,
se li vuoi ricchi e benedetti
Alla fortuna bisogna
lasciar sempre una finestra aperta
Come la fortuna toglie
così dà
Gli uomini sono la palla
della fortuna
Virtù e fortuna non
stanno di casa assieme
Fortuna cieca, i suoi
acceca
La fortuna, il fato ed il
destino non valgono un quattrino
Ci vuole un'oncia di
fortuna e un diavolo che ti porti
Chi crede alla fortuna
fabbrica sulla rena
La fortuna aiuta gli
audaci
La fortuna aiuta i matti
e i fanciulli
L'uomo ordisce e la
fortuna tesse
La ruota della fortuna
non è sempre una
La fortuna non vuol fare
anticamera
La fortuna ha i capelli
dinanzi
Fortuna i forti aiuta e i
timidi rifiuta
Chi ha portato la tonaca
puzza sempre di frate
Un male e un frate rade
volte soli
Frate che chiede per Dio,
chiede per due
Frate che fu soldato e
più sperimentato
Frati osservanti
risparmiano il suo e mangiano quel degli altri
I frati si uniscono senza
conoscersi, stanno uniti senza amarsi e muoiono senza piangersi
Dove non è regola, non
ci stan frati
Chi vuol avere sempre che
fare, compri un orologio, prenda moglie o bastoni un frate
Di amico menzognero e di
frate senza monastero non ti curare
Fuoco che arde in cima
non ne fare stima
Fuoco di camino non fece
mai nessuno meschino
Fuoco, lume e oriolo non
ti fanno stare solo
Dove si fa fuoco, nasce
del fumo
L'acqua, l'aria e il
fuoco hanno la testa sottile
L'acqua e il fuoco sono
buoni servitori, ma cattivi padroni
Rosso di fuoco dura poco
Un legno non fa fuoco,
due ne fanno poco, tre lo fanno tale che ognun si può scaldare
Il gatto è la tigre di
casa
Il gatto rinchiuso
diventa un leone
Chi non ha il gatto
mantiene i topi e chi l'ha mantiene i topi e il gatto
Tanto va la gatta al
lardo chi ci lascia lo zampino
E' male giudicare le
unghie ai gatti
Nessuno vuole attaccare
il sonaglio alla gatta
La gatta grassa fa onore
alla casa
Chi è geloso, è becco
E' meglio esser geloso
che becco
Non c'è amore senza
gelosia
Frenesia, gelosia ed
eresia mai son sanate per alcuna via
La gelosia scopre l'amore
Gelosia tiene per
impotenza, per opinione e per esperienza
Assi vince chi non gioca
Chi non vuol perdere non
giochi
Chi gioca per bisogno,
perde per necessità
Giocare è un avviamento
a rubare
Giocare e perdere lo
sanno far tutti
Si gioca per vincere
Il gioco, il letto, la
donna e il fuoco, non si contentan mai di poco
Il giocatore ha il
diavolo in cuore
A casa di giocatore non
manca mai dolore
Guardati dall'uomo
giocatore e da lite col tuo maggiore
Il buon giudice, spesso
udienza, raro credenza
Chi compra un magistrato
vende la giustizia
Da giudice che prende,
giustizia invan si attende
E' meglio una mano dal
giudice che un abbraccio dall'avvocato
I giuramenti degli uomini
sono i traditori delle donne
Un giuramento distrugge
l'altro
Giuramento d'amante, poco
conta e meno vale
La guerra fa i ladri e la
pace li impicca
La guerra nasce da due
parole: “mio” e “tuo”
Guerra peste e carestia
vanno sempre in compagnia
Chi vuole la pace prepari
la guerra
La guerra cerca la pace
Chi va alla guerra mangia
male e dorme in terra
Guerra cominciata,
inferno scatenato
Chi fa buona guerra, ha
buona pace
A tempo di guerra con le
bugie non si governa
Tutti i gusti sono gusti
Gusto pazzo. amor guasto
A gusto guasto non è
buono alcun pasto
L'importante è
partecipare non vincere
Ognuno impara a sue spese
Savio è colui che impara
a spese altrui
Vivendo si impara
Sbagliando si impara
Fino alla bara se ne
impara
Quello che si impara a
proprie spese, non lo si dimentica facilmente
Non si è mai troppo
vecchi per imparare
Impara piangendo e
riderai guadagnando
Presto imparato, presto
dimenticato
Non si finisce mai di
imparare
Chi dice male, l'indovina
quasi sempre
I matti e i fanciulli
indovinano
Vecchio che non indovina,
non vale una sardina
Alla prima non s'indovina
Chi fosse indovino,
sarebbe ricco
Chi ben congettura, ben
indovina
L'inferno e i tribunali
sono sempre aperti
Di buoni propositi è
pieno l'inferno
Chi vuol provar le pene
dell'inferno: d'estate il fabbro e l'ortolan d'inverno
Le lacrime alleggeriscono
il cuore
Non tutte le lacrime
vengono dal cuore
Alle lacrime di un erede,
è ben matto chi ci crede
Niente si asciuga così
presto come le lacrime
Lacrime di donna, fontana
di malizia
Col latino, con un
ronzino e con un fiorino si gira il mondo
Putto in vino e donna in
latino non fecero mai buon fine
Lavoro è santità
Lavoro non ingrassò mai
bue
Il lavoro nobilita l'uomo
Lavora come se avessi a
campare ognora, adora come avessi a morire allora
Chi si vergogna di
lavorare, abbia vergogna di mangiare
Chi non vuole lavorare,
si adatti a mendicare
Chi non ha voglia di
lavorare perde l'ago e il ditale
Il lavorare è un mezzo
pregare
Lavoro fatto di notte non
val tre pere cotte
Il lavoro sotto il tetto
è sempre benedetto
Non si sa mai per chi si
lavora
Chi lavora fa la gobba e
chi ruba fa la robba
Sono più i casi che le
leggi
Fatta la legge trovato
l'inganno
Dove parlano i tamburi
tacciono le leggi
Le leggi si volgono dove
i regi vogliono
Le leggi son come le
ragnatele
Non tutti quelli che
leggono, intendono
Per leggere e non capire,
tanto vale starsene a dormire
Non c'è maggior ladro di
un cattivo libro
E' meglio un libro
corretto che bello
Chi ha libri ha labbra
Il libro serrato non fa
l'uomo letterato
La lingua è la peggior
carne del mondo
La lingua sta bene dentro
ai denti
Non tagliarti la gola con
la lingua
Chi ha lingua in bocca
può andar per tutto
Le disgrazie non si
comprano al mercato
Le disgrazie sono come le
tavole degli osti
Disgrazie e spie son
sempre pronte
Capo senza lingua non
vale una stringa
Gli uomini si legano per
la lingua e i buoi per le corna
E' meglio sdrucciola con
i piedi che con la lingua
Dove è manco cuore, ivi
è più lingua
Lingua cheta e fatti
parlanti
Lunga lingua, corta mano
La lingua unge, il dente
punge
Non si può tenere la
lingua a nessuno
Al litigante ci voglion
tre cose: aver ragione, saperla dire e trovar chi la faccia
Tra i due litiganti il
terzo gode
Chi litiga col muro si
rompe la testa
Lite intrigata, mezza
guadagnata
Le liti spiantano la casa
Il litigare è uno smagra
e ingrassa avvocati
La lite vuol dire tre
cose: piè leggero, poche parole e borsa aperta
Finché la pende, la
rende
Portano le liti danni
infiniti
Chi gioca al lotto, in
rovina va di botto
Chi dal lotto spera
soccorso, mette il pelo come un orso
La buona mamma fa la
buona figlia
La madre pietosa fa la
figliuola tignosa
La madre misera fa la
figlia valente
La mamma è sempre la
mamma
Tutto il male non vien
per nuocere
Non c'è male senza bene
Il male ha chi lo
comporta, ma il bene non v'è chi lo sopporta
Un male tira l'altro
Ogni male vuol dire
giunta
Il male previsto è mezza
sanità
Chi non sa di male, non
sa di bene
Soffri il male e aspetta
il bene
Il male che non ha riparo
è bene tenerselo nascosto
Quando facciamo del male,
il diavolo ci tenta, quando non facciamo niente, noi tentiamo lui
Chi ha buon marito, lo
porta in viso
Chi ha marito, ha padrone
Chi ha male al dito,
sempre lo mira, chi ha mal marito sempre sospira
Chi si marita male, non
fa mai carnevale
Chi mal si marita non
esce mai di fatica
Il marito vecchio è una
spina, quello giovane una rosa
Meglio il marito senza
amore che con la gelosia
I matrimoni sono, non
come si fanno, ma come riescono
Il matrimonio non è per
tutti, chi fa belli e chi fa brutti
Se il matrimonio durasse
un anno, tutti si mariterebbero
Innanzi al maritare, abbi
l'abitare
Chi male una volta si
marita, ne risente tutta la vita
Chi si marita fra
parenti, o corta vita, o lunghi stenti
Nel matrimonio un mese di
miele e il resto di fiele
Auguri e figli maschi
Le ore della mattina
hanno l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in
bocca, il pomeriggio l'argento, la notte il piombo
La mattina è la madre
dei mestieri e la notte dei pensieri
Il buon dì si conosce
dal mattino
Il mendicante può
cantare dinanzi al ladro
E' meglio mendicare che
sulla forca sgambettare
E' meglio essere
mendicante che ignorante
Le meraviglie nascono
senza seminarle
La meraviglia
dell'ignoranza è figlia
Buona cosa è la messa
udire, ma meglio la casa custodire
Messa né biada non
allunga la strada
Il troppo amen rovina la
messa
Val più una messa in
vita che cento in morte
Né alla messa né al
mulino non aspettare il tuo vicino
Tutti non posson stare a
messa vicino al prete
Messa corta, lunga tavola
Ognuno parla bene del suo
mestiere
Ognuno patisce del suo
mestiere
Tutti i mestieri danno
pane
Tutti i mestieri che
finiscono in ai, non vedranno Cristo mai
Per un miracolo non si va
sull'altare
Il miracolo non fa il
santo
Chi ha il santo ha anche
il miracolo
Il santo è grande e il
miracolo è piccolo
I santi vecchi non fanno
più miracoli
La moglie è la chiave
della casa
La moglie, lo schioppo e
il cane non si prestano a nessuno
Il contento di bella
moglie poco ti dà e molto ti toglie
La buona moglie fa il
buon marito
Le mogli si tolgono a
vita e non a prova
Moglie grassa, marito
allegro: moglie magra, marito addolorato
Mostrami la moglie e ti
dirò che marito ha
Moglie perfidiosa e
marito pertinace non vivono mai in pace
Delle mogli è più
dovizia che di polli
Doglie di moglie dura
fino alla porta
All'uomo moglie, al putto
verga
Chi ha moglie, ha doglie
Chi ha quattrini conta e
chi ha bella moglie canta
Chi incontra buona moglie
ha gran fortuna
Non dare i calzoni alla
moglie
Se v'è in paese una
buona moglie, ciascuno crede che sia la sua
La prima è moglie, la
seconda compagnia e la terza eresia
Chi ha bella moglie non è
tutta sua
Chi batte la moglie,
batte tutta la casa
Moglie buoi dei paesi
tuoi
Buona moglie e gamba
ammalata, trattengono il marito in casa
La bella moglie ti fa far
la sentinella
Tra moglie marito non
mettere il dito
Uomo senza moglie, è
mosca senza capo
Senza moglie a lato l'uom
non è beato
A chi prende moglie ci
voglion due cervelli
Chi resta in casa e manda
fuori la moglie, semina roba e disonor raccoglie
La moglie fa fare
giudizio
Chi ha cavallo bianco e
bella moglie, non sta mai senza doglie
Tutto il mondo è paese
Il mondo è bello perché
e vario
Il mondo è di chi se lo
piglia
Il mondo è di chi lo sa
canzonare
Il mondo sta con tre
cose: fare, disfare e dare ad intendere
A tutto c'è rimedio
fuorché alla morte
Il viaggio alla morte è
più aspro che la morte
La morte è una cosa che
non si può fare due volte
La morte non guarda in
faccia nessuno
La morte guarisce tutti i
mali
Morte tua, vita mia
La morte viene quando
meno la si aspetta
Ogni cosa è meglio che
la morte
La vita e la morte sono
in mano di dio
La morte paga i debiti, e
l'anima li purga
La morte non ha lunario
Il tempo passa e la morte
viene, guai a chi non ha fatto il bene
Contro la morte non vale
né muro né porte
Vuoi vendicarti dei tuoi
nemici? Governati bene
Nemico diviso, mezzo
vinto
Tutti son bravi quando il
nemico fugge
Il nemico ti fa savio
Al nemico che fugge,
ponti d'oro
Guardati da un nemico
solo
Parla all'amico come se
avesse a diventar nemico
E' più caro un no
grazioso che un si dispettoso
Chi non sa dir qualche
volta no, cosa buona operare non può
Un si intriga, un no
districa
Dì di no, e fa di si
Bocca unta non può dir
di no
Il si ed il no governano
il mondo
Di notte tutti i gatti
sono neri
Di note la villana è
bella quanto la dama
La notte è madre di
consigli
La notte è fatta per gli
allocchi
E' meglio qualcosa che
nulla
E' meglio tale e quale,
che senza nulla stare
Col nulla si fa nulla
Tutto è fumo e vento
fuorché l'oro e l'argento
L'oro non compra tutto
L'oro presente cagiona
timore e assente dà dolore
Non è tutto oro quel che
riluce
Al paragone si conosce
l'oro
Chi butta via oro con le
mani, lo cerca con i piedi
Dove l'oro parla, la
lingua tace
La donna e l'orto vuole
un solo padrone
L'acqua fa orto
L'orto vuole l'uomo morto
Chi ha un buon orto ha un
buon porco
Chi non ha orto e non
ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto
L'ozio è il padre di
tutti i vizi
L'ozio non fa lega con la
virtù
L'ozio è sempre
bisognoso
Un uomo ozioso è il
capezzale del diavolo
La testa dell'ozioso è
la bottega del diavolo
Alla gente oziosa non
mancano mai scuse
La fatica genera la
scienza, come l'ozio la pazzia
Chi è ozioso è dubbioso
E' meglio un papa vivo
che cento morti
Morto un papa se ne fa un
altro
Chi più ne fa è fatto
papa
Sa più il papa e un
contadino, che il papa solo
In Paradiso non ci si va
in carrozza
Non si può entrare in
Paradiso a dispetto dei santi
I ricchi hanno il
Paradiso in questo mondo, e nell'altro, se lo vogliono
E' meglio andare in
Paradiso stracciato che all'Inferno in abito ricamato
Soli non si starebbe bene
nemmeno in Paradiso
Parole non fanno fatti
Le parole sono femmine e
i fatti sono maschi
Le parole non riempiono
il corpo
Parola detta e sasso
tirato non fu più suo
Chi ha molte parole
spesso si duole
Chi non si misura non
dura
Bisogna far la spesa
secondo l'entrata
Chi non tien conto del
poco non acquista l'assai
La paura non ha ragione
Chi ha paura, non vada
alla guerra
Bene fatto per paura non
val niente e poco dura
La paura scema la memoria
Le paure e le sciagure
fanno sudare di gennaio
Gli spaventi sono
peggiori dei mali
E' meglio aver la paura,
che la paura e il danno
Con la pazienza si vince
tutto
La pazienza è la virtù
dei forti
La pazienza è la virtù
dei santi
Chi non ha pazienza non
ha niente
Chi è paziente è
prudente
Con la pazienza si
acquista scienza
Chi invecchia nei
peccati, non si cura del Paradiso
Si dice il peccato, ma
non il peccatore
Dove non è malizia, non
è peccato
Il peccato del signore fa
piangere il vassallo
Dei peccati dei signori
fanno pazienza i poveri
Non bisogna aver paura
che dei suoi peccati
Nessuno pecca sapendo di
peccare
Gran peccato non può
star celato
Peccato confessato è
mezzo perdonato
Tutti i peccati mortali
sono femmine
Nessuna persona senza
difetti, nessun peccato senza rimorso
Non importa andare a Roma
per la penitenza
Peccati vecchi, penitenza
nuova
La penitenza corre dietro
al peccato
Chi ha fatto male faccia
la penitenza
Chi pecca in segreto fa
la penitenza in pubblico
Pensa molto, parla poco e
scrivi meno
Pensa oggi e parla domani
Mal pensa che non
contropensa
Si può pensare quello
che si vuole, ma non si può dire quello che si vuole
Chi troppo pensa perde la
memoria; e chi non pensa perde la vittoria
Pensarci avanti per non
pentirsi poi
A pensar troppo non si fa
nulla
Chi non pensa prima,
sospira dopo
Perdonare è da uomini,
scordarsene è da bestie
Chi più intende, più
perdona
Chi più intende, meno
pretende
La maggior gloria del
vincere è perdonare al vinto
Chi persona senza
dimenticare, non perdona che per metà
Al male fatto prego e
perdono
Anche i migliori hanno
bisogno di perdono
Gentilezza corre la prima
del perdono
Perdona a tutti, ma
niente a te
Fuor del pericolo, ognuno
è bravo
Gran pericolo, gran
guadagno
Nei pericoli con
giudizio, al rimedio col tempo
Dove non è rimedio, il
pianto è vano
Il piangere è un
sollievo
La fine del riso è il
pianto
Lungo piacer fa piangere
Gli errori nelle guerre
divengono pianti
Con poco si vive, con
niente si muore
Col poco si gode e con
l'assai si tribola
Il contentarsi di poco è
un boccone mal conosciuto
E' meglio poco che nulla
I poveri non hanno
parenti
I poveri mantengono la
giustizia
C'è il povero di dio e
quello del diavolo
Povero è chi ha bisogno
Il povero non guasta il
galantuomo
I poveri cercano il
mangiare per lo stomaco, ed i ricchi lo stomaco per il cibo
Il povero mantiene il
ricco
Il bene de' poveri dura
poco
Non si può dire a uno
peggio che dirgli povero
A fare i poveri non si
spende nulla
I poveri sono i primi
alle forche e gli ultimi a tavola
Chi cade in povertà
perde ogni amico
La povertà è il più
leggero di tutti i mali
La povertà mantiene la
carità
La povertà è fedele al
servitore
La povertà fa l'uomo
vile
Povertà non è un vizio
Dice più un'occhiata che
una predica
La predica fa come la
nebbia, lascia il tempo che trova
Chi predica al deserto,
perde il sermone
Chi ben vive, ben predica
Si predica bene e si
razzola male
La preghiera
dovrebb'essere la chiave del giorno e la serratura della notte
Corta preghiera entra in
cielo
Meglio dieci donare che
cento prestare
Libri né cavalli non
s'imprestan mai
Presto e bene non stanno
insieme
Il ben detto è presto
detto
Prete, medico e avvocato
trovansi in ogni lato
Preti, frati, monache e
polli non si trovan mai satolli
Tre cose belle in questo
mondo: prete parato, cavaliere armato e donna ornata
Pazzo è quel prete che
biasima le sue reliquie il prete dove canta vi mangia
Chi vuol avere bene un
dì, faccia un buon pasto; chi una settimana, ammazzi il porco; chi
un mese, prenda moglie; chi tutta la vita, si faccia prete
A popolo pazzo, prete
spiritato
Denari, boschi e prati,
entrate per preti e frati
Sotto il buon prezzo ci
cova la frode
Chi sa celare in parte i
desir suoi, compra la merce a miglior prezzo assai
Chi promette nel bosco,
deve mantenere in villa
Costa poco promettere a
chi non vuol mantenere
Chi molto promette poco
mantiene
Promettere è una cosa e
mantenere un'altra
Promettere e non
mantenere è villania
La Provvidenza val più
delle rendite
La Provvidenza quel che
toglie rende
La prudenza non è mai
troppa
Chi segue il prudente mai
se ne pente
Dalla prudenza viene la
pace e dalla pace viene l'abbondanza
Si può imporre la legge,
ma non la prudenza
La briglia regge il
cavallo, e la prudenza l'uomo
Non c'è puttana che non
muoia di fame
Le puttane han più
trappole che topi
La puttana e la lattuga
una stagione dura
La mala femmina è come
il vischio, non lo tocca uccello che non ci lasci le penne
Granfortuna passa a chi
puttana lascia
Carezze di cani, cortesia
di puttane e inviti d'osti non puoi far che non ti costi
Chi ha meno ragione grida
più forte
La sapienza e la ragione
parlano, l'ignoranza e il torto urlano
Chi ha ragione Iddio
l'aiuta
Affezione accieca ragione
Quando è alta la
passione è bassa la ragione
Molte cose il tempo cura
che la ragione sana
Dal mal uso è vinta la
ragione
Contro la forza la ragion
non vale
Ricchezza poco vale a
quel che l'usa male
Ricchezza e sopruso sono
fratelli
Ricchezza non fa
gentilezza
Le ricchezze hanno l'ali
Le ricchezze sono come il
concio, ammassato puzza e sparso fertilizza il campo
La ricchezza non
s'acquista senza fatica, non si possiede senza timore, non si gode
senza peccato, non si lascia senza dolore
Ricchezza e scienza
insieme non hanno residenza
Ha più il ricco quando
impoverisce che il povero quando arricchisce
Il più ricco è il più
dannoso
Da ricchi impoveriti e da
poveri arricchiti, prega Dio che t'aiuti
La roba va alla roba e i
pidocchi alle costure
La roba ruba l'anima
Quanto più manca la
roba, tanto più cresce lo strepito
Uomo senza roba è una
pecora senza lana
Gli uomini fanno la roba,
non la roba gli uomini
Dove non è la roba anche
i cani se ne vanno
La roba sta con chi la sa
tenere
La roba che guarda in su,
l'è tutta di Gesù
Poca roba Dio la loda
La buona roba non fu mai
cara
La roba non è di chi la
fa, ma di chi la gode
La roba si fa colle mani
e si disfa con i piedi
Chi della roba non fa
stima o cura, più della roba la sua vita dura
Il sapere è il bastone
della vita
Chi non sa niente, non è
buono a niente
Chi troppo sa, poco sa
E' bene sapere un pò di
tutto
Chi acquista sapere,
acquista dolere
Il non saper nulla è
dolce vita
Il se e il ma sono due
minchioni da Adamo in qua
Con il ma e con il se non
si fa niente di ben
Se non ci fosse il se e
il ma si sarebbe ricchi
Il segreti più
importanti non son posto da ignoranti
Segreto confidato,
segreto pubblicato
Segreto di due, segreto
di dio, segreto di tre, segreto d'ognuno
Segreto confidato, non è
più segreto
Servo d'altri si fa, chi
dice il suo segreto a chi non lo sa
Chi vuol essere discreto,
celi il suo segreto
La sorte è come uno se
la fa
Chi non è savio,
paziente e forte, si lamenti di sé, non della sorte
Chi confessa la sorte,
nega Dio
Val più un'oncia di
sorte, che cento libbre di sapere
Chi ha poco, spenda meno
Chi più spende meno
spende
Mai spendere e spandere
Il guadagnare insegna a
spendere
I denari non bastano,
bisogna saperli spendere
Le piccole spese son
quelle che vuotano la borsa
Tre cose fanno l'uomo
ricco: guadagnare e non spendere, promettere e non attendere,
accattare e non rendere
Se c'è la salute, c'è
tutto
Finché c'è vita c'è
speranza
La speranza è il pane
dei miseri
La speranza è sempre
l'ultima a morire
La speranza è una buona
colazione, ma una cattiva cena
Speranza lunga, infermità
di cuore
E' meglio avere in borsa
che stare in speranza
Chi vive sperando muore
penando
Chi si ammoglia non sa
che ben si voglia
Chi si marita in fretta,
stenta adagio
Chi piglia moglie per
denari, spesso sposa liti e guai
Come uno piglia moglie,
entra nel pensatoio
Chi si marita, si pone in
cammino per far penitenza
Chi di lontano si va a
maritare, sarà ingannato o vuole ingannare
Il maritare e l'impiccare
è destinato
Pigliar moglie suona bene
e poi sa male
Strada buona non fu mai
lunga
La più lunga strada è
la più prossima a casa
Chi lascia la strada
vecchia per quella nuova, sa quel che lascia, ma non sa quel che
trova
Tutte le strade portano a
Roma
Non si fa più lunga
strada che quando non si sa dove si vada
Chi sa la strada può
andare di trotto
Ogni campo è strada
Suocera e nuora, tempesta
e gargnuola
Morte di suocera, dolor
di gomito
La superbia andò a
cavallo e tornò a piedi
La superbia mostra
l'ignoranza
Quando la superbia sale,
l'amicizia scende
Quando la superbia
galoppa, la vergogna siede in groppa
Quando comincia ad
innalzarsi la superbia, allora comincia ad abbassar la fortuna
Il tempo vince tutto
Il tempo è galantuomo
Il tempo consuma ogni
cosa
Il tempo divora le pietre
Il tempo bene speso è un
gran guadagno
Il tempo viene per chi lo
sa aspettare
Con il tempo e con la
paglia si maturan le nespole
Chi ha tempo, non aspetti
tempo
Non c'è cosa che si
vendichi più del tempo
Tempo perduto mai non si
riacquista
Il troppo storpia
L'assai basta, il troppo
guasta
Non lasciare il poco per
l'assai, che forse l'uno e l'altro perderai
Il troppo e il poco
guasta il gioco
Chi troppo vuole, nulla
stringe
Chi troppo intraprende,
poco finisce
Chi troppo si
assottiglia, si scavezza
Chi troppo scende, con
fatica rimonta
Né bello né buono fu
mai troppo
A donna imbellettata
voltagli le spalle
Le donne e le ciliegie
son colorite per lor proprio danno
La troppa umiltà vien da
superbia
L'umiltà è la corona di
tutte le virtù
Senza l'umiltà tutte le
virtù son vizi
All'umiltà felicità,
all'orgoglio calamità
Un uom di paglia vuole
una donna d'oro
Uomo ammogliato, uccello
in gabbia
Uomo zelante, uomo amante
Uomo solitario, o bestia
o angelo
Uomo sollecito non fu mai
povero
Uomo assalito è mezzo
perso
Un uomo nuoce a cento, e
cento non giovano a uno
Da uom dabbene non hai
che bene
Uomo avvisato, è mezzo
salvato
L'usuraio ingrassa
andando a spasso
L'usuraio ingrassa con
sudore dei poveri
Chi è tosato
dall'usuraio non mette più pelo
Nella vecchiaia, la vita
pesa e la morte spaventa
Ognuno ha la vecchiaia
che si prepara
La vecchiaia viene con
tutti i malanni
La vecchiaia è un male
desiderato da tutti, la gioventù un bene non conosciuto da nessuno
Sposare una vedova è
fatica doppia
Dio ti guardi da donna
due volte maritata
Quando si maritano
vedove, il benedetto va tutto il giorno per casa
L'abito della vedova
mostra il passato, gli occhi piangono il presente e il cuore va
cercando l'avvenire
Meglio è vedova sedere,
che essere maritata e male avere
Quando la vedova si
rimarita, la penitenza non è finita
Chi veste il domenicale,
o bene bene o male male
I vestiti il primo anno
si portano per amore e il secondo per forza
Il bel vestire son tre N:
nero, nuovo, netto
Dio ti salvi da un
cattivo vicino e da un principiante di violino
La vicinanza è mezza
parentela
Né mulo, né mulino, né
fiume, né forno, né signore per vicino
Chi ha il mal vicino, ha
il mal mattutino
Se brucia la casa del
vicino, porta l'acqua a casa tua
I vicini le maritano, e
il padre dà la dote
Cader non può, chi ha la
virtù per guida
Una virtù chiama l'altra
Le radici della virtù
sono amare, ma i frutti sono dolci
Chi semina virtù, fama
raccoglie
La virtù poco ingombra
L'oro luce, la virtù
riluce e il vizio traluce
L'oro luce e la virtù
riluce
La via della virtù è
difficile
Prima della virtù. Dio
ha messo il sudore
La virtù sta nel
difficile
Bisogna fare di necessità
virtù
Il vizio è nemico della
vergogna
Il vizio s'impara presto
I vizi s'imparano anche
senza maestri
I vizi sono come i puzzi,
chi li ha non li sente
Il lupo perde il pelo, ma
non il vizio
Un vizio chiama l'altro
Vizio non punito, cresce
all'infinito
Vizio rinato, vizio
peggiorato
Nessun vizio senza
supplizio
Chi d'un vizio si vuole
astenere, preghi Dio di non l'avere
Chi vive col vizio, muore
nella vita
Volere è potere
A buona volontà non
manca facoltà
Volontà è vita
La volontà è tutto
Gallina che non becca ha
già beccato
A cavallo donato non si
guarda in bocca
Campa cavallo che l'erba
cresce
Via il gatto i topi
ballano
Chi di spada ferisce, di
spada perisce
Chi di coltello ferisce,
di coltello perisce
Mal comune mezzo gaudio
Gallina vecchia fa buon
brodo
Non menar il can per
l'aia
Ambasciator non porta
pena
La pizza è come l'amore,
è bona a tutte l'ore
Fortunato in amor, con
giochi a carte
Non tutti i contadini
stanno a zappar la terra
La luna tonda spunta
quando il sole tramonta
Quando sta bene il corpo,
l'anima non scappa
La cicuta, chi la mangia
non la sputa
Beati gli ultimi... se i
primi sono discreti
La buona incudine non
teme il martello
Non ci fu bella scarpa
che non diventò ciabatta
Mangia per vivere e non
vivere per mangiare
La voglia di guarire
aiuta a rifiorire
La botte dà il vin che
ha
Uno semina, l'altro
raccoglie
Giovane invidiato, o
virtuoso o innamorato
Carne di porco, né poca
né troppa
Una volta corre il cane,
una volta la lepre
La buona cura scaccia la
mala ventura
La cera benedetta reca
pace a chi l'accetta
Quando piove o tira
vento, chiudi l'uscio e resta dentro
Chi mangia il dolce,
sputa l'amaro
Poeti e Santi canto
brutti tutti quanti
Non chiedere all'oste se
ha il vino buono
Il tressette lo
inventarono quattro muti
Non mi dar consigli so
sbagliare da solo
Il popolo è come il
somaro, porta il vino e beve l'acqua
Dorme chi ha dolore e non
dorme chi è debitore
Il male viene a cavallo e
parte a piedi
Ogni calcio spinge
innanzi l'altro
L'acqua fa infradicià i
ponti
La mano ha cinque dita e
non c'è né una uguale all'altra
Roba poca, sempre avanza
L'uccello si riconosce
dal canto, l'uomo dal pianto
Né a torto né a diritto
vorrei esser maledetto
Tra asino e asino non
corron se non calci
Le rose vanno, le spine
restano
Pranza presto e cena a
buon'ora
Chi maneggia il miele si
lecca le dita
La roba di campagna e' un
gran fesso chi non la mangia
La soma il cavallo doma
Le giornate d'inverno
dormono
Bacco, tabacco e Venere,
riducono l'uomo in cenere
Chi e' al coperto quando
piove, pazzo e' se si muove
La bugia ben composta a
verità s'accosta
Chi tanto nega, tanto
confessa
Chi fa l'arte del padre,
ha la benedizione di Dio
Pane bucato e cacio
serrato
Per far vita pura,
conviene arte e misura
Alla terra non si ruba
E' più' facile lo sfare
che il fare
Chi vuole il lavoro
malfatto lo paghi anzidetto
Chi va a letto senza
cena, tutta la notte si dimena
Chi pace non ha, pace non
da'
In compagnia pigliò
moglie un frate
Il perché cadde a mare e
si perdé
La buona roba non fu mai
cara
La pratica val più'
della grammatica
Chi va per canzonare,
rimane canzonato
L'occhio del padrone
ingrassa il cavallo
L'onore e' come il vetro:
ogni fiato l'appanna
Per ridurre la pancia,
non basta imprecare alla bilancia
A chi lavora il tempo
passa presto
Dopo il giorno di
tempesta, viene la calma lesta lesta
Chi più sa, meno crede
L'amico é come il vino:
se é buono, migliora con il tempo
Cuor contento il ciel
l'aiuta
Il primo prossimo é se
stesso
Chi non sa non dica
Chi mal pensa, mal
dispensa
E' aumentato un frate:
brodo lungo e seguitate
Quando piove o tira
vento, se vai a caccia perdi tempo
Fa quel che devi, avvenga
quel che può
Dimostra il volto quel
che si ha nel cuore
Tanto è ladro chi ruba,
come chi tiene il sacco
Casa fatta e viogna
posta, non si sa quello che costa
Ogni uomo una pancia,
ogni paese un'usanza
Gli spinaci si cuociono
con l'acqua loro
Nuvole a pecorelle, acqua
a catinelle
Cosa rara, cosa cara
Chi ha figli ha guai, chi
non l'ha non risposa mai
Il lupo tutte le carni le
mangia, ma le sue le lecca
Scherzo di mano, scherzo
di villano
La lingua maligna è
peggio della gramigna
Le buone parole unguono e
le cattive pungono
Chi ride di Venerdì,
piange di Sabato, Domenica e Lunedì
La vita è un lampo
Una mano lava l'altra e
tutte e due lavano il viso
Chi non mette il punto
mette la pezza
L’appetito è il
miglior condito
L'appetito vien mangiando
Ne sa più il matto a
casa sua, che il savio a casa d'altri
Amore e topa non si
nascondono
Vanga e zappa non
vogliono il digiuno
La mosca si posa sempre
sul cavallo più fiacco
Chi spizzica non sta a
dieta
Noia e nervi son due
cose, anche troppo contagiose
Il mondo è grande: chi
ride e chi piange
Gambe mie, non è
vergogna di scappar quando bisogna
Meglio invidiato che
compatito
La carità beato chi la
fa e beato chi la riceve
Chi gode una volta non
tribola sempre
Se metti troppa carne al
fuoco, o la bruci o la cuoci poco
La stecca vien dal ceppo
Fa bene e scordati, fa
male e pensaci
Soccorrendo sventura e
dolore, apri viso, borsa e cuore
E' meglio combattere con
gli anni che con i malanni
Chi va con lo zoppo
impara a zoppicare
Ognuno deve tirare il suo
carrettone
Se non ungi la padella,
sentirai come strilla
Vivi e lascia vivere
Brutto in fasce, bello in
piazza
La parola è d'argento,
ma il silenzio è d'oro
Chi dorme grassa
mattinata, va mendicando la giornata
Taglia il fieno quando il
sole scotta
Arcobaleno di sera buon
tempo mena
E' meglio un testimone di
veduta che dieci di sentita
Chi prima arriva macina
L'estate è la magna dei
poveri
La pancia piena fa la
testa vuota
La roba: uno la fa, un
altro la mantiene, il terzo la sciupa
Pazienza irritata diventa
furore
Una parola è poca, due
son troppe
Chi fa bene per paura,
niente vale e poco dura
Quello che non strozza
ingrassa
Chi presto giudica,
presto si pente
Chi è in alto non pensa
mai di cadere
Chi non ha quattrini non
abbia voglie
Il pane del sudore ha
buon sapore
Quando il dolore gira, la
malattia è leggera
In Italia troppe feste,
troppe teste, troppe tempeste
Solo le montagne non
s'incontrano
Vigna di mio padre,
piantone di mio nonno
Beata quella famiglia che
ha per primo una figlia
Ogni vicolo porta in
piazza
Tutte le strade portano a
Roma
Dai quaranta in là: mi
dole di qui, mi dole di là
Ad ogni civetta piace il
suo civettino
Chi vuol vivere sano e
lesto, mangi poco e ceni presto
Moglie e pipa non si
prestano mai a nessuno
Coi generi e compari, non
vendere ne’comprare
Se vuoi vivere stando
bene, prendi il mondo come viene
Quattrini e amicizia,
rompono le braccia alla giustizia
Dopo il lavoro, è dolce
il riposo
Se in Leone il sole va
lascia il tempo come sta
Il vino al sapore, il
pane all'odore
Ogni tetto ha un coppo
rotto
Quando la tempesta
arriva, la rondine sfiora la terra
Mare bianco scirocco in
campo
Le voci del cuore non
fanno rumore
Pane, formaggio e pere:
pasto da cavaliere
La pianta che ha molti
frutti, non li matura tutti
Casa dove non batte il
sole, entra il medico tutte l'ore
Quello che deve venire
nessun vecchio se lo ricorda
La donna è come l'onda,
o ti sostiene o t'affonda
Mano fredda cuore caldo
Alla messa i cristiani,
alla predica i luterani
Il peggio viene sempre
dopo
Per far fronte ai bisogni
non bastano i soldi
Chi vuol vivere e star
sano, dai parenti stia lontano
I guai della pigna li sa
il coperchio
Mano callosa, mano
gloriosa
Quando mordon le mosche,
le giornate si metton fosche
La botte piccola ha il
vino buono
Il dormire fa ingrassare
Quando arde in vetta, il
fuoco non ha fretta
Latte e vino, veleno fino
Gatto vecchio vuole
sorcio tenerello
Col tempo e con la paglia
maturano le nespole
Se il giovane muore il
vecchio non campa
Pane d'un giorno, vino
d'un anno, donna di venti
La corda troppo tesa si
spezza
La speranza è di tutti
Non nominà il diavolo,
sennò compare
Meglio una faccenda
fatta, che mille cominciate
A casa dei ladri si ruba
male
La gallina ingorda si
strozzò
Chi e lento per mangiare
è lento per faticare
Vigna nel sasso, orto nel
terreno grasso
Consiglio di vecchio,
aiuto di giovane
Se il villano sta nel
fico, non conosce ne’parente ne’amico
Piglia casa con focolare
e donna che sappia filare
A ognuno il suo mestiere
e il lupo alle pecore
Del senno del poi son
piene le fosse
Male non fare e paura non
avere
Non si può' tenere la
farina in bocca e soffiare
Ungi e sfrega e ogni
dolor si dilegua
Chi acquista sapere,
acquista dolere
Chi promette in debito si
mette
E' meglio un buon
secolare che un cattivo prete
Sacco vuoto non sta' in
piedi
Scusa non richiesta,
accusa manifesta
Il buon marinaio si
conosce nella tempesta
Chi va a caccia senza
cani, torna a casa senza lepri
La terra si ammala, ma
non muore
Carne fa carne, vino fa
sangue, pane mantiene
Gli occhi sono la spina
del cuore
E' meglio nascere
fortunati che ricchi
Amate i vicini, senza
togliere i confini
Quando tuona in qualche
parte piove
Una rapa non può dar
sangue
L'uomo invecchia, ma il
cuore e' sempre giovane
Non si fan le nozze coi
fichi secchi
Dove c’è' innocenza,
c’è' provvidenza
Coi figli amori e timori
Non e' detto che il ricco
sia bravo, non e' detto che il bravo sia ricco
Chi rompe paga e i cocci
sono suoi
Da puledro scabbioso,
talvolta hai cavallo prezioso
Semina chi e' loquace, ma
raccoglie chi tace
Non si insegna a nuotare
ai pesci
Ventre digiuno non sente
nessuno
La casa alloggia, ma non
governa
Chi lavora fa la gobba, e
chi ruba fa la robba
In casa dei poveri non
mancano mai i tozzi
Non stuzzicare il can che
dorme
Arar dal bue maggiore,
vitello impara
Gobba a levante, luna
calante, gobba a ponente, luna crescente
Alle tre brinate, acqua o
neve aspettate
Minestra riscaldata non
fu mai buona
Non c’è' miglior
specchio che l'amico vecchio
Ogni era ha la sua virtù'
Gente trista nominata e
vista
Uomo di vino non vale un
quattrino
Chi muta paese muta
fortuna
Che Iddio ci salvi dagli
errori dei saggi
Se il vecchio si cura,
più' di cent'anni dura
Chi pecora si fa, il lupo
se la mangia
Le scope nuove scopano
sempre bene
A chi e' affamato ogni
cibo e' grato
I confetti non sono per
gli asini
Chi sbaglia strada torni
indietro
Tanto trenta che trentuno
Hai fatto trenta, fai
trentuno
Dieci ne pensa il topo e
cento il gatto
Volpe che dorme, vive
sempre magra
La pace e' mezzo pane
Chi non sa, presto parla
Tieni l'esca all'amo se
non vuoi pescare invano
Per andare avanti,
bisogna voltarsi indietro
Il riso fa buon sangue
Chi non fa pazzie in
gioventù, le fa in vecchiaia
Se c’è fumo, c’è
fuoco
Tentar non nuoce
Il pesce si piglia quando
passa
La testa non suole, se lo
stomaco non vuole
I figli e i polli
sporcano casa
Ne caldo ne gelo mai
restò in cielo
Dove tace la legge parla
il cannone
Ragazza coi buchi sulle
gote si marita senza dote
A chi l'uovo a chi il
guscio
Trotto d'asino poco dura
Pace, noci o fichi secchi
ne mangerei ognor parecchi
Nel regno dei ciechi, un
orbo è re
Al fin pensa sovente,
avrai sana la mente
Il più' conosce il meno
Chi la fa l'aspetti
Rosso di sera, bel tempo
si spera
Meglio un uovo oggi, che
una gallina domani
Chi troppo vuole, nulla
stringe
Ogni promessa e' debito
Non fare agli altri ciò'
che non che sia fatto a te
Fai agli altri ciò' che
vuoi che sia fatto a te
La gatta presciolosa fece
i figli cechi
Dimmi con chi vai e ti
dirò' chi sei
Se non vedo non credo
Provare per credere
Il giusto e' nel mezzo
L'interesse per la salute
è enorme, la conoscenza della salute è mediocre, il comportamento
per la salute è miserabile
Occhio che non vede cuore
che non duole
Ogni lasciata è persa
La diplomazia è l'arte
di dire il contrario di ciò che si pensa (G. Perrone)
Prima pensa, poi pesa,
poi parla, poiché parole poco pensate, poco pesate, pesano poco
Un quarto di ciò che
mangiamo ci serve per vivere, gli altri tre quarti per far vivere i
medici
L'amore non è bello se
con è litigarello
Il mattino ha l’oro in
bocca, il pomeriggio l’argento, la sera il piombo
Ognuno raccoglie ciò che
semina
Non c'è due senza tre
La pazienza è la virtù
dei forti
Il peggio non si è mai
visto
Il mondo è fatto a scale
c'è chi scende e c'è chi sale
L'amore si conquista con
altro amore
L'erba del vicino è
sempre più verde
Rendere pan per focaccia
Pane al pane e vino al
vino
Ad ognuno il fatto suo
Dai a Cesare quel che è
di Cesare
Dio perdona io no
I dritti sono storti
I problemi non esistono:
esistono solo i dati di fatto (Y. Sabbatini)
L'amore non ha età
La miglior scuola è
l'esperienza
La fortuna è cieca
La lingua batte dove il
dente duole
Le bugie hanno le gambe
corte
Le disgrazie non vengono
mai da sole
Braccio al collo e gamba
al letto
Non agitar il coltello
nella piaga
Non agitar il dito nella
piaga
Non piangere sul latte
versato
Non si finisce mai
d'imparare
Non ti curar di loro, ma
guarda e passa avanti (D. Alighieri)
I problemi si creano non
si hanno (P. Paciaroni)
Bisogna accontentarsi, ma
non bisogna accontentarsi (P. Paciaroni)
Tutti i nodi vengono al
pettine
PROVERBI
E MODI DI DIRE SUI MESI
Gennaio
asciutto, gran dappertutto
Gennaio ortolano, tutta
paglia e niente grano
Gennaio secco, villan
ricco
Guardati dalla primavera
di Gennaio
Chi vuole un buon agliaio
lo ponga di Gennaio
La mandorla sciocca
fiorisce a Gennaio quando fiocca
Gennaio mette il
ghiaccio, Febbraio lo distrugge
Se l'ape gira a Gennaio,
tieni da conto il granaio
Se fa caldo di Febbraio
non riempi il granaio
Febbraio nevoso, estate
gioioso
Per guarire la tosse ci
vuole la medicina d'Agosto
Quando di Marzo la notte
tuona, la vendemmia sarà buona
La neve marzolina dura
dalla sera alla mattina
Marzo asciutto gran per
tutto
Marzo molle, gran per le
zolle
Marzo nuvoloso, Aprile
piovoso
Marzo ventoso, frutteto
maestoso
Aprile piovoso, anno
fruttuoso
D'Aprile esce la vecchia
dal covile
Se tagli un cardo in
Aprile ne nascono mille
Per tutto Aprile non ti
scoprire
Aprile produce il fiore e
Maggio ne ha l'onore
Nel mese di Maggio compra
legna e formaggio
Se di Maggio rasserena si
avrà la spiega piena
Maggio asciutto e
soleggiato, molto grano a buon mercato
Di maggio si taglia il
foraggio
Acqua di Maggio è come
la parola di un saggio
Di maggio ciliegie per
assaggio
Giugno freddolino povero
contadino
Giugno dà sete e caldo
al contadin che miete
Se per Maggio non ha
piovuto tutto Giugno è un diluvio
Luglio poltrone, porta la
zucca col melone
Cattivo inverno fa
cattiva estate
Luglio e agosto, né
acqua, né donne, né mosto
In luglio è ricca la
terra, ma povero il mare
A Luglio ogni noce fa il
gheriglio
In Agosto prepara i tini
per il nuovo mosto
Con l'ultima acqua
d'agosto il sole è bello che riposto
Se piove d'Agosto piove
olio, miele e mosto
Se Agosto non brucia e
Gennaio non ghiaccia, niente bonaccia
Zappa la vigna d'Agosto
se vuoi avere un buon mosto
Chi dorme d'Agosto dorme
a suo costo
Chi lavora di Settembre,
fa bel solco e poco rende
Di Settembre la notte col
dì contende
Settembre inclemente,
poco vino o niente
Strana settembrina, una
la sera e una la mattina
Chi semina in Ottobre,
miete in Giugno
D'Ottobre pesce non si
piglia, che non sia triglia
Ottobre è bello, ma
tieni pronto l'ombrello
Ottobre: vino e cantina
da sera a mattina
Di Novembre vai in
montagna e cogli la castagna
Se in Novembre non hai
arato, tutto l'anno sarai tribolato
Se in Novembre tuona
tutta l'annata sarà buona
Dicembre imbacuccato,
grano assicurato
Dicembre gelato non va
disprezzato
Capponi d'inverno e
pollastrotti d'estate
Calda e umida l'estate,
fredda e asciutta l'invernata
PROVERBI
E MODI DI DIRE SUI SANTI
Chi fugge il peccato
cerca Dio
Scherza coi fanti, ma
lascia stare i fanti
Ad ogni santo la sua
candela
La pazienza è la virtù
dei santi
I santi nuovo Mettono da
parte i vecchi
Chi ha buono un Dio, ha
in tasca i santi
Quando Iddio non Vuole i
santi non possono
Tutti i santi non fanno
miracoli
Quando non danno i campi,
non l'hanno i santi
A chi ben crede, Dio
provvede
L'uomo propone e Dio
dispone
Chi non crede in Dio,
crede nel diavolo
Ama Dio e non fallire: fa
del bene e lascia dire
Bisogna volere quel che
dio vuole
Che Dio mi mandi male che
ben mi metta
Chi crede d'ingannare
Iddio, inganna se stesso
Non si muove foglia che
Dio non voglia
Chi in Dio si affida, ben
si fida
Vera felicità senza Dio
non si dà
Dio non mangia né beve,
ma giudica ciò che vede
Dio promette il perdono a
chi si pente, non promette il domani a chi l'offende
Dio sa quel che fa
Non bisogna tentare Dio
Dio vede e provvede
Aiutati che Dio t'aiuta
Tutti siamo di creta e
Dio è il vasaio
Chi serve dio ha buon
padrone
Chi da Dio è amato, da
lui è visitato
Chi chiama Dio non è
contento e chiama il diavolo è disperato
Ognuno per sé e Dio per
tutti
Dio manda il freddo
secondo i panni
Dio non manda mai bocca
che non mandi cibo
Dio solo può consolare,
tutto il resto è un tribolare
Quando Dio chiude una
finestra, apre una porta
A chi Dio vuol bene, la
casa gli piace
Dio dice: a camparvi non
mi sgomento, a contentarvi sì
Dio acconsente, ma non
sempre
Dio non paga il sabato
Dove c'è pace, c'è Dio
I detti son nostri e i
fatti son di Dio
Da chi mi fido mi guardi
Dio, da chi non mi fido mi guarderò io
Dov'è interesse, non si
fa l'uffizio di Dio
Dio perdona a chi
offende, non a chi toglie e non rende
Da Dio vengon le grazie e
da noi le disgrazie
Chi vuol Cristo se lo
preghi
Chi sa senza Cristo non
sa nulla
Il Cristo e i lantrenoni
toccan sempre ai più minchioni
Quando Dio non vuole, i
santi non possono
Di Pasqua Epifania il
vento se ne va via
Per Sant'Antonio Abate,
maschere e serenate
Per San Sebastiano,
un'ora abbiamo
A Sant'Agnese, la
lucertola per la siepe
Se non piove per San
Feliciano, vale più il sacco che il grano
Per San Valentino la
primavera sta vicino
San Giuseppe frittellaio,
ogni poveretto ne fa un caldaio
Fino alla Vergine
Annunziata, ogni erba fa insalata
Di Marzo o d'Aprile
Pasqua non manca
A San Marco le vacche
passano il varco
Che Iddio ci guardi da
chi legge un libro solo
Se piove per l'Ascensione
ogni cosa in perdizione
Se piove per San Barnaba
l'uva bianca se ne va
Quando piove per San Vito
il prodotto dell'uva va fallito
Dio ti salvi dai nasi
all’insù: uno per casa e poi non più
Fra’ Modesto non fu mai
priore
E' come San Tommaso: non
crede se non vede
Per Sant'Anna entra
l'anima nella castagna
Per San Lorenzo la noce
si spacca nel mezzo
Per l'Assunta l'oliva è
unta
Per San Rocco, la rondine
fa fagotto
Dio li fa, poi li
accoppia
Quando l'Arcangelo si
bagna l'ale, pioverà fino a Natale
Per San Francesco la
nespola al cesto
A Santa Teresa, allodole
e tordi a distesa
Dio veglia, non dorme
Per San Simone entra
l'olio nel piantone
Per tutti i Santi son
necessari mantelli e guanti
Oca, castagne e vino per
festeggiar San Martino
Per Santa Caterina, le
bestie fuor dalla cascina
Dio manda il freddo
secondo i panni
Per San Crispino la neve
sullo spino
Chi vuole l'aglio grosso,
per Natale lo metta a posto
Se prima di Natale fa la
brina, riempi la madia di farina
Se Natale ha i moscerini,
Pasqua ha i ghiacciolini
Da Natale in là, il
freddo se ne va
Per gl'Innocentini son
finiti tutti i quattrini
PROVERBI E MODI DI DIRE LATINI
Alea icta est: Il
dado è tratto
Audacia fortuna iurat:
La fortuna aiuta gli audaci
Aut Caesar aut nihil:
O Cesare o niente
Beati moculi in terra
caecorum: Beati quelli che hanno un occhio solo in terra di
ciechi
Videant consules ne
quid res publica detrimanti capiat: Provvedano i consoli affinché
la repubblica non riceva alcun danno
Bella gerant alii:
Gli altri facciano le guerre
Carpe diem: Cogli
l'attimo
Cogito ergo sum:
Penso dunque sono
Divide et impera:
Dividi e impera
Deo gratias:
Grazie a Dio
De gustibus non
disputandum est: I gusti non si discutono
Errare humanum est:
Errare è umano
Errare humanum est,
perseverare diabolicum: Errare è umano, perseverare diabolico
Error communis facit
ius: L'errore comune crea il diritto
Excusatio non petita
accusatio manifesta: Scusa non richiesta accusa manifesta
Falar est suae quisque
fortunae: Ciascuno è fabbro della propria fortuna
Frangar non flectar:
Sarà spezzato, non sarà piegato
Habent sua fata
libelli: I libri hanno il loro destino
Hadie mihi cras tibi:
Oggi a me, domani a te
Porta, patens esto:
Porta, stai aperta
Nulli claudaris
honesto: Che tu non sia chiusa a nessun galantuomo
In hoc signo vinces:
In questo questo segno vincerai
In medio stat virtus:
La virtù sta nel mezzo
Omnis potestas a Deo:
Ogni potestà deriva da Dio
Intelligenti pacua:
A un intelligente poche parole
Melius abundare quam
deficere: Meglio abbondare che scarseggiare
Memento mori:
Ricordati che devi morire
Mens sana in corpore
sano: Mente sana in corpo sano
Natura non facit
saltus: La natura non fa salti
Nemo potest duobos
dominis servire: Nessuno può servire due padroni
Sutor, ne ultra
crepidam: Ciabattino non andar oltre il sandalo
Omne trinum est
perfectum: Ogni triade è perfetta
Omnia mundo mundis:
Tutto è puro per i puri
Oportetut scandalo
eveniant: E' necessario che avvengano gli scandali
Ora et labora:
Prega e lavora
Verbo volant, scriptae
manent: La parola vola, lo scritto rimane
Parra sed apta mihi:
Piccola, ma adatta a me
Post fata resurgam:
Dopo i fati risorgerà
Promoveatur ut
amoveatur: Sia promosso affinché sia rimosso
Pulvis es et in
pulverem reberteris: Sei polvere e in povere tornerai
Qualis pater, talius
filius: Quale il padre, tale il figlio
Quod scripsi scripsi:
Ciò che scrissi scrissi
Ripetita iurent:
Le cose ripetute giovano
Semel in anno licet
insavire: Una volta all'anno è lecito folleggiare
Senectus ipsa est
morbus: La vecchiaia stessa è una malattia
Solve et repete:
Paga e reclama
Veni, vidi, visi:
Venni, vidi, vinsi
Sulo lege libertas:
Sotto la legge la libertà
Tertium non datar:
Il terzo non è concesso, non viene dato
Ubi mel ibi del:
Dove c'è il male, ivi c'è il fiele
Ubi satatio ibi
diabilus: Dove c'è il ballo ivi c'è il diavolo
Urbi et orbis:
Alla città e al mondo
Pecunia non olet:
I soldi non puzzano
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