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Termini per definire una donna di facili costumi



Tutti conosciamo il significato della parola “prostituta”, ma spesso e volentieri questo termine viene sostituito da altri termini che non hanno lo stesso identico significato.
Molte sono le parole utilizzate, ma molte pur avendo lo stesso identico significato hanno una derivazione dialettale e quindi non verranno trattate in questo articolo.
Quindi una donna che si concede ad altri uomini può essere “classificata” nelle seguenti categorie:
  • Prostituta;
  • Mignotta;
  • Puttana;
  • Troia;
  • Zoccola;
  • Baldracca.
Esaminiamo il significato esatto dei vari termini.
  • Prostituta: esso indica una donna che concede il proprio corpo ad altri uomini in cambio di soldi. Una donna di questo tipo si concede a chiunque senza nessuna distinzione.
  • Mignotta: secondo una corrente di pensiero questa parola deriva da un'errata lettura di una dicitura che si trovava sui documenti di nascita degli orfani. Secondo tale corrente, fino al XIX secolo, sui certificati di nascita degli orfani veniva scritto “nato da m. ignota” anziché scrivere per esteso la dicitura “nato da madre ignota”. Le persone che sapevano a malapena leggere interpretavano la dicitura come “nato da mignota”. Nel corso degli anni venne inserita la doppia “t”. Tale origine è però sbagliata. Infatti, da che mondo è mondo, la madre è nota o comunque certa, mentre il padre non sempre. Quindi se fosse vera questa teoria sarebbe sbagliato il significato che viene dato a tale termine. In realtà il termine ha origine dal francese “mignotte”, che sta ad indicare l'indole ambigua della femmina degli animali. Il significato reale di tale termine indica una donna, ma anche una persona in genere, che vende il proprio corpo o la propria dignità in cambio non tanto di denaro quanto di favori o per entrare nelle grazie di qualcuno, anche a discapito di altre persone. A volte queste donne si concedono ad altri uomini anche solo per puro piacere.
  • Puttana: è un sostantivo che deriva dal latino medievale putàna che viene a sua volta da puta, cioè fanciulla. Quindi si riferisce ad una donna giovane che dona il suo corpo in cambio di soldi, ma non a tutti: solo a chi dice lei. Ovviamente il criterio di selezione è prettamente personale.
  • Troia: questo termine deriva da un evento che viene scritto nell'Iliade. In pratica Elena di Troia (anche denominata come Elena di Sparta) era considerata la donna più bella del mondo ed era sposata, contro la sua volontà, al re greco Menelao. Quando Elena incontra il principe troiano Paride fu amore a prima vista. Paride quindi rapisce Elena e da qui ha inizio il conflitto tra la Grecia e la città di Troia. Quindi questo termine indica una donna sposata, fidanzata o comunque non sentimentalmente libera che va con un altro uomo non per soldi, ma solo per amore.
  • Zoccola: tale termine deriva da un'usanza che le prostitute avevano in tempi non molto remoti. In pratica per attirare i clienti esse erano solite battere in terra con uno zoccolo munito di una suola metallica. Tale rumore faceva notare ai passanti che essa metteva in vendita il proprio corpo. Questo è l'unico termine con lo stesso identico significato di prostituta anche se il “metodo” per attirare clienti è particolare.
  • Baldracca: tale termine indica una donna che vende il proprio corpo per denaro, ma non è detto che usi o meno un criterio di selezione. Tale termine deriva da “Baldacco” (antico nome di Baghdad), ma anche da un nome dato ad una osteria di Firenze frequentata da tali persone.
Per completezza d'informazione è da notare che tutti questi termini non hanno il corrispettivo maschile. Ci sono persone che hanno coniato il termine “prostituto”, “mignotto” e “puttano”. In realtà tali termini non sono assolutamente menzionati nel vocabolario Zingarelli (vocabolario ufficiale della lingua italiana nel Febbraio 2019).
Tale particolarità è da ricercarsi nella diversità fisica tra uomo e donna ed esattamente dell'apparato genitale. Un uomo produce 24 ore su 24 ore spermatozoi, mentre la donna ha un ciclo di 28 giorni. Inoltre l'uomo contiene gli spermatozoi prodotti nei testicoli i quali hanno una certa capienza, mentre la donna espelle l'ovulo non fecondato (ormai morto) con le mestruazioni.
Infine una donna che rimane in cinta non è più fertile per nove mesi (se la gravidanza va a buon fine) mentre per un uomo non ci sono problemi: esso può fecondare varie donne durante questi nove mesi.
Secondo una “morale” umana mondiale antica di millenni, un uomo ha il diritto di poter andare con altre donne, mentre la donna deve rimanere fedele ad un solo uomo a prescindere che sia sposata, fidanzata, ecc. Che poi è la stessa cosa che succede nella maggior parte del mondo animale: esiste un unico maschio e varie femmine che aspettano di essere fecondate da detto maschio.
La donna che comunque non rimane fedele ad un solo uomo è come se andasse “contro natura” ed ecco spiegato perché esistono determinati termini che sono riferiti solo alle donne.
Concludendo una donna che si concede ad altri uomini ha un termine adatto per definirla a seconda del motivo per cui si concede. Molto spesso non si conoscono i vari significati esatti dei vari termini e quindi viene generata una certa confusione.


N.B.: vorrei fare una puntualizzazione in merito alla questione della morale che l'uomo può essere infedele e la donna no, onde evitare commenti non inerenti all'articolo.
In questo articolo non viene assolutamente menzionata se tale “morale” è giusta o meno perché non è un argomento inerente all'articolo. Ho inserito tale notizia solo e soltanto per una completezza d'informazione.

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