Fino
a circa dieci anni fa c'era chi diceva si e chi diceva no.
Questo
dipendeva dal fatto che non c'era nessuna prova certa che le onde
elettromagnetiche fossero dannose. Oggi si può affermare, senza
ombra di dubbio, che esse sono dannose per l'organismo umano: in
effetti si tratta, comunque, di radiazioni.
Però
vanno sottolineati due fatti.
Il
primo è che la nocività dipende dall'intensità. Infatti, noi
viviamo in un pianeta pieno di onde elettromagnetiche (lo stesso
campo magnetico terrestre emette onde elettromagnetiche). Poi basti
pensare a radio, televisioni e cellulari: sono apparecchi che
funzionano solo se ci sono onde elettromagnetiche. Però se
l'intensità è di qualche centinaio di megahertz (un megahertz è
pari a un milione di hertz) non si sono problemi e radio, televisioni
e cellulari arrivano ad un massimo di 144 Mhz. Se, invece,
l'intensità arriva a uno o più gigahertz (un gigahertz è pari a un
miliardo di hertz), allora si possono avere seri problemi fisici (in
alcuni casi anche la leucemia).
Il
secondo fatto da sottolineare è che, nella maggior parte dei casi, i
"malanni", causati dalle onde elettromagnetiche non sono
mortali (sono solo fastidiosi come, ad esempio, il mal di testa) e
facilmente curabili: basta stare per un certo periodo in una zona
"povera" di onde elettromagnetiche. Inoltre, questi
problemi fisici si verificano solo dopo anni di esposizione ad una
fonte di onde elettromagnetiche.
Un'altra
cosa che c'è da dire riguarda la questione dei telefoni cellulari.
Si dice (lo dicono in molti) che i telefoni cellulari fanno male,
sempre per la questione delle onde elettromagnetiche. Visto che
nessuno se ne priva, sempre le stesse persone hanno specificato che
l'uso prolungato del cellulare provoca danni al cervello.
Questa
è una grandissima sciocchezza per due semplici motivi.
Il
primo riguarda la distanza: avere il cellulare a 2 mm. dal cervello
(quando si parla) o a 50 cm. dal cervello (quando non si usa
generalmente è attaccato alla cinta o in borsa) non cambia nulla
perché la differenza di distanza è minima e quindi ininfluente.
Il
secondo fatto è che se si usa o meno il cellulare le onde
elettromagnetiche della rete cellulare ci sono comunque. Inoltre, se
volessimo proteggerci dalla rete cellulare e abbiamo accanto a noi
qualcuno che è al cellulare e non possiamo allontanarci (ad esempio
sull'autobus) che dovremmo fare? Dirgli di spegnere il cellulare?
Lasciamo stare le possibili risposte che potremmo ricevere.
Per
ovviare a tale problema, sempre dieci anni fa, vennero immessi sul
mercato le famose “coccinelle”: piccoli pezzi di ceramica coniata
a forma di coccinella. Secondo alcuni, questi pezzi di ceramica erano
in grado di assorbire, se non tutte, la maggioranza delle onde
elettromagnetiche. A parte il fatto che sono durate al massimo due
anni e poi sono scomparse dal mercato, ma se un cellulare emette e
riceve onde elettromagnetiche per funzionare può essere una mossa
intelligente cercare di eliminare queste onde? Infatti i cellulari
non è che ricevono o emettono queste onde per puro piacere: la voce,
gli SMS e i dati in generale sono trasformati in onde
elettromagnetiche per viaggiare nell'etere. Per cui se si cerca di
attenuare l'intensità dell'emissione e della ricezione di tali onde,
anche la qualità del segnale ne risentirebbe.
Poi
c'è un'altra questione: il corpo umano è già di per se un grande
ricevitore di onde elettromagnetiche e le attira...lascio ai lettori
la conclusione di tale notizia.
Infine,
per completezza di informazione, se viene installato un ripetitore
sulla nostra abitazione noi non saremmo esposti all'emissione di onde
elettromagnetiche. Infatti questi apparecchi hanno un'emissione a
"ombrello": quindi se si ha il ripetitore sulla nostra
testa o molto vicini non subiamo nessun problema causato dalle onde
elettromagnetiche.
Quindi
le onde elettromagnetiche sono nocive (anche altamente) per
l'organismo umano, ma dipende sia dall'intensità (eventualmente ciò
e correlato alla distanza della fonte) e sia dai tempi di esposizione
a tali onde.
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