Innanzitutto è bene tenere a mente che i matrimoni omosessuali sono una cosa diversa dalle unioni civili omosessuali.
Specificato questo c'è
da dire che i matrimoni omosessuali non sono un'usanza o
“invenzione” recente. Infatti si parla di matrimoni tra persone
dello stesso sesso anche nell'antichità. Le prime notizie risalgono
ai tempi della Mesopotamia, poi si trovano altre testimonianze
nell'antica Cina. Ma la vera espansione di tale pratica si ha
nell'antica Grecia e successivamente nell'antica Roma.
Ciò durò fino al 342
d.C. In quell'anno gli imperatori cristiani Costanzo II e Costante
vietarono il matrimonio omosessuale. Questa decisione derivò dal
fatto che sulla Bibbia non si menziona assolutamente il matrimonio
omosessuale, ma solo quello eterosessuale. Nonostante tutto, la tassa
sulla prostituzione di uomini (e quindi per prestazioni omosessuali)
fu continuata ad essere incassata fino al regno di Anastasio I
Dicori.
Nell'anno 390 d.C. gli
imperatori Valentiniano II, Teodosio I e Arcadio decretarono che
l'omosessualità fosse illegale e chi venisse riconosciuto colpevole
di tale reato sarebbe stato messo a morte sul rogo.
Quindi non si è più
parlato, in modo ufficiale, di matrimoni omosessuali fino alla
seconda metà del XX secolo ed esattamente in Danimarca.
È in quella nazione che
i primi matrimoni omosessuali (dell'era moderna) sono stati
considerati riconosciuti a livello civile e quindi legali.
Da allora molti altri
stati europei e extra europei hanno seguito l'esempio della Danimarca
accettando e legittimando questo tipo di unione.
Ma anche in altri paesi
(come ad esempio l'Italia) pur non essendoci dei veri e propri
matrimoni vengono riconosciute delle unioni civili omosessuali.
In alcuni paesi non si
parla ancora di matrimoni omosessuali per una semplice questione
legale. Infatti, nei paesi in cui i matrimoni omosessuali sono legali
non esistono differenze con quelli eterosessuali. In questi paesi in
cui la legge (diritto di famiglia) parlava espressamente dell'unione
di un uomo e una donna non è stato fatto altro che modificare la
legge utilizzando i termini “due persone” senza specificarne il
sesso. Per questo un matrimonio eterosessuale non differisce di molto
da un matrimonio omosessuale a livello legale.
Stessa cosa dicasi per le
unioni civili eterosessuali e omosessuali (questo è vero anche in
Italia). Ma ci sono comunque molte differenze tra un matrimonio ed
una unione civile omosessuale o eterosessuale che sia.
Vediamo quali sono queste
differenze.
La
prima differenza a cui andiamo incontro riguarda le pubblicazioni.
Per chi intende sposarsi sono obbligatorie le pubblicazioni mentre
per unirsi civilmente non c'è nessun obbligo in tal senso...anzi è
impossibile farle perché non c'è matrimonio.
Un'altra
differenza riguarda uno dei principi fondanti del matrimonio: il
rispetto del principio di fedeltà. Nelle unioni civili non esiste un
obbligo di questo tipo.
Inoltre
chi si unisce civilmente non può avere in nessun caso e in nessun
modo un'adozione, anche se una delle due persone avesse già un
figlio biologico. Se una delle due persone avesse l'affido esclusivo
o congiunto, del figlio/a, questo gli verrebbe immediatamente
revocato.
Un'altra
differenza riguarda un caso piuttosto infelice (ma la legge
dev'essere completa per quello che è possibile), ed è l'omicidio:
in questo caso la legge non terrebbe conto dell'aggravante che si
tratti di un coniuge proprio perché ufficialmente non è tale.
Queste
leggi sono valide per le unioni civili sia eterosessuali che
omosessuali.
La
problematica che la differenza di sesso ci sia oppure no riguarda
solo la questione dell'assegno di mantenimento. Qui la questione è
abbastanza controversa, perché se si parla di una coppia
eterosessuale si dovrebbe favorire la donna e, tra le altre cose,
darle la possibilità di usufruire della casa (come nel matrimonio),
soprattutto se c'è un figlio di mezzo. Ma nel caso di omosessuali
ciò non è possibile. Mi spiego: si può vedere quale delle due
persone è meno abbiente e se ha diritto all'assegno di mantenimento,
ma per poter usufruire della casa? Come si fa a decidere chi delle
due persone possa fare le veci della moglie? Non è possibile neanche
fare due codici legislativi diversi perché questo significherebbe
discriminare tutte le persone omosessuali. Inoltre si parla di unione
civile e non di matrimonio a prescindere dai sessi delle due persone.
Le
pressioni per modificare la legge e quelle per mantenerla così
com'è, sono eguali e attualmente (Maggio 2018) ancora non si sa
cosa accadrà.
Concludendo
i matrimoni omosessuali non sono una cosa recente, ma risalgono
all'antichità e non sono assolutamente da confondersi con le unioni
civili.
Nota
dell'autore: la questione dell'omosessualità è una questione molto
delicata e quindi consiglio, anche per un approfondimento, la lettura
dell'articolo
https://curiosity100.blogspot.com/2017/09/cose-lomosessualita.html.
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