G.P.S.
è un acronimo e sta per Global Positioning System (Sistema di
Posizione Globale).
Questo
è un servizio statunitense iniziato nel 1973.
Fino
a Maggio 2000 era operativo solo per usi militari, ma da tale data è
stato reso disponibile anche per usi civili.
Ecco
che, allora, smartphone, tablet, ecc. hanno incominciato ad
utilizzare questa tecnologia.
Ma
come funziona esattamente il GPS?
Attorno
al pianeta Terra, a circa 20.200 km di altitudine, orbitano 31
satelliti.
Ogni
satellite ha al suo interno un precisissimo orologio atomico.
Ogni
satellite invia continuamente un segnale radio contenente la sua
posizione, e l’orario di trasmissione del segnale.
Il
ricevitore GPS confronta questi segnali, e tramite alcune equazioni
riesce a stabilire la sua posizione.
Facciamo
un esempio.
Alle
ore 13:00 tutti i satelliti del GPS inviano un segnale che dice “io
mi trovo nella posizione X, e sono le 13:00”.
Al
ricevitore GPS servono almeno 4 satelliti per determinare la sua
posizione, ma se si ricevono più di quattro satelliti la precisione
della posizione sarà migliore.
Poiché
i satelliti hanno distanze diverse dal ricevitore, il segnale “sono
le 13:00” arriva al ricevitore in momenti diversi.
Sapendo
quanto ci ha messo il segnale ad arrivare, e quindi la distanza fra
il ricevitore e i vari satelliti, il ricevitore GPS, con una
relativamente semplice triangolazione, riesce a stimare la propria
posizione sulla Terra.
Quindi
non è il GPS a dirci la nostra posizione, ma il ricevitore GPS e,
più esattamente, il software installato all'interno del ricevitore.
Quindi
espressione del tipo “Accendo il GPS” oppure “Non riesco a
mandare il segnale ai satelliti” sono completamente sbagliati.
Comunque
c'è da dire che nonostante l’enorme accuratezza degli orologi
atomici presenti sui satelliti, il sistema GPS ha una precisione
ottima ma non assoluta, pari in condizioni ottimali a 5 metri o anche
meno.
Questo
dipende da alcuni limiti nella precisione della ricezione del
segnale, come in particolare il ritardo del segnale quando attraversa
la ionosfera (ritardo che è tanto maggiore quanto più il satellite
è inclinato verso l’orizzonte).
Anche
diversi valori di umidità o di pressione dell’aria possono
introdurre un errore e quindi una perdita di precisione nel
posizionamento. Infine, è molto rilevante il problema del “rimbalzo”
del segnale fra edifici, pareti rocciose, canali, boschi eccetera.
Attualmente
(Agosto 2018) sono in orbita 31 satelliti attivi nella costellazione
GPS (più alcuni satelliti dismessi, alcuni dei quali riattivabili in
caso di necessità).
I
satelliti supplementari migliorano la precisione del sistema
permettendo misurazioni accurate.
Ma
perché servono almeno 4 satelliti?
Se
il ricevitore GPS avesse anch'esso un orologio atomico al cesio
perfettamente sincronizzato con quello dei satelliti, sarebbero
sufficienti le informazioni fornite da 3 satelliti, ma nella realtà
non è così e dunque il ricevitore deve risolvere un sistema di 4
incognite (latitudine, longitudine, altitudine e tempo) e per
riuscirci necessita dunque di 4 equazioni.
Una
cosa da tenere ben presente (che la maggior parte delle persone sa) è
che per usufruire del servizio GPS non serve assolutamente la
connessione internet né tanto meno una qualsiasi connessione
cellulare o radio.
La
connessione internet serve solo se si utilizzano delle applicazioni
che non permettono di scaricare le mappe sul ricevitore.
Se
invece le mappe sono state scaricate sul ricevitore non ci sono
problemi: potete anche mettere il vostro smartphone/tablet in
modalità aereo (o disattivare solo la connessione dati) e il
servizio GPS funzionerà lo stesso.
Un'altra
cosa che tutti avranno notato è che il calcolo della posizione e,
eventualmente, quello per raggiungere una determinata posizione
aumentano enormemente il consumo della batteria.
Questo
è un problema che non si può risolvere visto il funzionamento di
tutto il sistema basato sul GPS.
L'unico
consiglio che si può dare è quello di usare il GPS il meno
possibile.
Si
potrebbe fare benissimo nel seguente modo: raggiungere la zona dove
si trova la destinazione e a quel punto servirsi del GPS.
Oppure,
soluzione che comunque comporta un costo, munirsi di uno dei tanti
battery pack presenti in commercio in modo da avere sempre una scorta
di energia elettrica.
Un'ultima
cosa da tenere presente è che si trovano in commercio delle antenne
GPS che permettono di “agganciare” un numero di satelliti da un
minimo di sei ad un massimo di dodici: come è stato spiegato non
credete ad una cosa del genere perché non è assolutamente possibile
una cosa del genere. Ogni tanto è possibile ricevere sei segnali, ma
sono casi molto rari e non dipendono assolutamente dal tipo di
antenna.
Potrebbe
invece essere utile avere un'antenna bluetooth: la potete posizionare
dove il segnale è migliore mentre voi potete stare con il vostro
dispositivo ad una certa distanza...magari comodamente seduti.
Tenete
conto che queste antenne funzionano molto bene (ovviamente dipende
sempre dalla qualità dell'antenna) e il bluetooth ha una distanza
massima di 10 metri.
Concludendo
il GPS non è un programma per determinare la nostra posizione sulla
Terra, ma è un servizio che fornisce delle informazioni che devono
essere elaborate da un programma apposito per sapere la nostra
posizione. Non necessita di connessione internet o cellulare o radio
a patto che le mappe siano state scaricate sul ricevitore del segnale
GPS.
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